"Mi aspetto chiarezza e verità": lo ha detto oggi nel corso della puntate de La vita in Diretta su Rai 1, Loris Gozi, il supertestimone nell'ambito del processo per la scomparsa di Roberta Ragusa, nel quale è imputata Antonio Logli, il marito della donna, che deve rispondere delle pesantissime accuse di omicidio volontario e distruzione del cadavere della moglie. "Voglio giustizia per la signora Roberta", ha aggiunto l'uomo in tv in vista dell'udienza del prossimo 2 dicembre.
Supertestimone caso Ragusa: 'Voglio giustizia per Roberta'
Ritornando su quanto avrebbe visto la sera della scomparsa di Roberta Ragusa - sparita dalla sua casa di Gello di San Giuliano Terme (Pisa) nella notte fra il 13 e il 14 gennaio del 2012 e mai più ritrovata - il supertestimone ha raccontato che quella sera portava in giro i suoi cani come era sua abitudine fare e ad un certo punto avrebbe visto un uomo e una donna che mentre stavano litigando. "Portavo in giro i cani - ha detto Loris Gozi ai microfoni de La vita in diretta su Rai 1 - come ho sempre fatto ed ho visto questa donna e questo uomo che litigavano".
Sempre in riferimento alla stessa serata e alla lite tra un uomo e una donna il supertestimone ha raccontato di una donna che gli avrebbe riferito "determinate cose". L'uomo racconta di essersi sentito a disagio in quell'occasione e di avere detto alla signora di rivolgersi alle forze dell'ordine e non a lui.
Delitto Roberta Ragusa: 'Contro Logli nuove intercettazioni'
"Le ho detto - ha raccontato Loris Gozi in tv su Rai 1 - che doveva andare a dirle in caserma non a me. Mi ha messo a disagio", ha aggiunto il supertestimone del processo per la scomparsa di Roberta Ragusa in vista dell'udienza di venerdì prossimo, 2 dicembre, quando l'imputato dovrà comparire davanti al giudice per rispondere delle accuse di omicidio volontario e distruzione di cadavere.
Durante La vita in diretta, il noto programma televisivo condotto da Cristina Parodi e Marco Liorni, si è parlato pure di una recente intercettazione ambientale captata dagli investigatori dopo qualche giorno dal delitto. Antonio Logli, secondo quanto ricostruiscono gi inquirenti sulla base di queste intercettazioni, torna sul luogo del delitto con un suo amico e collaboratore e svolge una prova di visibilità per capire cosa abbia potuto dire di aver visto il supertestimone. "Guarda un po', sono le 10, a luci spente, riesci a vedere?", ha detto Logli al suo collaboratore in un passaggio delle intercettazioni molto significativo secondo gli inquirenti.