Dopo il Terremoto una sfida: ricostruire in soli due mesi un nuovo asilo per i bambini terremotati di Norcia. E' quella che Casa Alessia onlus e Fondazione Mission Bambini hanno raccolto per ridare il sorriso ai piccoli costretti nelle tendopoli. Il devastante sisma dello scorso 24 agosto, con epicentro Accumoli, aveva colpito anche il centro umbro, ricco di bellezze storico-architettoniche, ma grazie a una virtuosa ricostruzione dopo i terremoti del 1979 e del 1997 la maggior parte delle strutture avevano retto. Le nuove scosse del 26 e 30 ottobre (magnitudo 6.0 della scala Richter) non hanno dato scampo alla cittadina incastonata tra i monti sibillini.
Tutta l'area centrale è diventata "zona rossa" cioè inabitabile e inagibile. Triste destino toccato anche alle scuole di Norcia che sono tutte inagibili. Dopo le prime scosse di agosto, tuttavia, la primaria e la secondaria hanno trovato posto in dei container , ma l'asilo è rimasto orfano della propria struttura.
Così è partita una gara di solidarietà che ha coinvolto Casa Alessia, Mission Bambini e l'azienda altotesina Rubner Haus per la realizzazione di un nuovo asilo.
La prima opera definitiva post-sisma realizzata in tempi record
Il grido di aiuto di Norcia è stato ascoltato. Il 22 dicembre 2016 è stata inaugurata la nuova struttura antisismica destinata a scuola dell'infanzia durante una grande festa dominata dal colore giallo, nella quale sono anche stati distribuiti doni di Natale.
Si tratta di un prefabbricato di 185 mq in legno lamellare in grado di resistere a terremoti fino all'ottavo grado della scala Richer - dicono gli ingegneri della Rubner.
«La nostra onlus - ha dichiarato Giovanni Mairati, presidente di Casa Alessia - si è attivata già dai giorni successivi alla prima scossa per raccogliere fondi da destinare a un progetto concreto a favore dei bambini.
Abbiamo subito destinato una somma che è cresciuta grazie alla raccolta da noi lanciata. La madrina dell'associazione, Catia Polidori (che è umbra - ndr) ci ha coinvolto in quest'opera caritatevole, così abbiamo donato uno dei cinque moduli della nuova scuola dell'infanzia e acquistato la cucina dell'asilo».
Proprio l'onorevole Polidori, in una seduta parlamentare dedicata agli interventi urgenti a favore di quanti colpiti da terremoto, ha sottolineato l'impegno profuso dai due enti di volontariato per la ricostruzione.
«E' simbolo importante non tanto per la scuola in sé per sé, ma perché a Norcia manca un luogo dove bambini possano stare insieme, apprendere e consumare pasti caldi adatti a loro. Mi chiedo se i volontari sono riusciti in due mesi a mettere su 5 moduli di scuola materna la politica non ci è riuscita».
Partire dall'educazione per ritornare alla normalità
«La fondazione Mission Bambini che ha finanziato gli altri moduli - ha spiegato all'inaugurazione il presidente, Goffredo Modena - è intervenuta come già successo in occasione dei terremoti dell’Emilia e dell'Aquila, per ricercare un comune del cratere che avesse bisogno di una struttura per i bambini. Il comune di Norcia è stato quello che ci ha la disponibilità immediata sia dell’area che dei premessi necessari per fare l’ intervento.
Partiamo dall’educazione perché crediamo che questa possa davvero cambiare il mondo».
Il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno ha espresso gratitudine per i donatori e si è detto emozionato nel tornare a sentire le voci dei bambini all’interno di questa scuola che rappresenta per la comunità il primo vero grande segnale di ritorno alla normalità. Si tratta della prima opera definitiva post-sisma e accoglierà dal nuovo anno circa 50 bambini.
Finalmente anche i piccoli norcini potranno tornare tra i banchi riappropriandosi, poco alla volta, di quella normalità che il terremoto gli ha portato via.