In queste ore in cui i soccorsi stanno facendo di tutto per salvare le persone dell'Hotel Rigopiano travolto dalla slavina di neve, sta facendo molto discutere il comportamento di Matteo Salvini. Il leader della Lega Nord ospite della trasmissione televisiva Otto e mezzo condotta da Lilli Gruber non ha perso occasione per scagliarsi contro il governo, criticando la gestione di questa emergenza che sta colpendo gli Abruzzi.

Salvini si è presentato in trasmissione con ai piedi un paio di doposci bianchi e blu. Inoltre tramite delle foto pubblicate su Facebook, ha segnalato la sua presenza nelle zone terremotate.

Il look scelto da Salvini per andare in tv non poteva passare inosservato, in particolare il popolo della rete si è scatenato contro il leader del Carroccio.

Matteo Salvini: i commenti in rete

Su Twitter un utente definisce la presenza di Salvini a Otto e mezzo con i doposcì da neve per far vedere che è stato in Abruzzo, come la cosa più triste del 2017. Sempre su Twitter gli hanno dato apertamente dello sciacallo in quanto viene accusato di speculare e spettacolarizzare su queste vicende così tristi e drammatiche, che invece dovrebbero suscitare un moto attivo e spontaneo di solidarietà. C'è poi chi lo accusa di strumentalizzare quanto sta avvenendo in Abruzzo per farsi propaganda o chi invece ironizza sui selfie e sul fatto che pontifichi sui migranti, invitandolo a coprirsi bene per non prendere freddo.

Tuttavia il tenore della maggior parte dei tweet registra un moto comune di sdegno e di indignazione, di rabbia e di raccapriccio nei confronti del leader della Lega Nord, il cui atteggiamento tenuto in questa circostanza è parso quantomeno inopportuno.

Probabilmente Salvini, e non è certo il solo, in questa epoca in cui l'apparire è diventato sinonimo dell'esistere, in cui la visibilità ottenuta vuoi tramite un selfie, o la partecipazione a una trasmissione televisiva è prova tangibile e attestazione del proprio essere al mondo, è un fautore del presenzialismo a tutti i costi.

Ma di certo le popolazioni del Centro-Italia duramente colpite dal terremoto e dalla neve farebbero volentieri a meno della spettacolarizzazione mediatica della loro tragedia.