Con un test del sangue sarà possibile diagnosticare un tumore al seno. I ricercatori della Heidelberg University Hospital, in Germania, ne hanno dato notizia al quotidiano tedesco Bild. I ricercatori spiegano hanno testato questo esame del sangue su 2000 pazienti. In particolare, stando ai primi risultati, il test mostra una sensibilità che raggiunge l'86% per le pazienti al di sotto dei 50 anni e del 60% per quelle di età superiore ai 50 anni. I ricercatori hanno spiegato che, con questo nuovo test, l'affidabilità raggiunta dall'esame ha lo "stesso grado di probabilità di una mammografia".

Questa biopsia liquida non invasiva in particolare si basa su alcuni biomarcatori presenti nel liquido ematico che indicano la presenza di un tumore. Uno dei ricercatori ha dichiarato che si tratta di una procedura meno stressante e invasiva per le donne, in quanto non risulta dolorosa né è pericolosa perché non vi è alcuna esposizione alle radiazioni. Insomma, se i risultati saranno convalidati e replicati da studi più ampi, la nuova metodica diagnostica rappresenterebbe un passo ulteriore in avanti per quanto riguarda la diagnosi del tumore alla mammella.

Test del sangue per diagnosticare il tumore alla mammella

Va precisato che questo esame con cui si può diagnosticare questo tipo di tumore senza essere invasivo, in ogni caso non andrà a sostituire gli attuali esami diagnostici, semmai si accompagnerà agli stessi per affinare ulteriormente la diagnosi.

Tumore al seno

Il tumore al seno è la patologia tumorale più frequente nella popolazione femminile. Rappresenta inoltre la prima causa di mortalità delle donne per tumore. Riguardo ai sintomi, questa patologia si presenta con noduli palpabili o in alcuni casi addirittura visibili. Altri segnali importanti di cui tenere conto e che pertanto vanno segnalati al medico, consistono nelle alterazioni del capezzolo o nelle perdite di liquido dallo stesso.

Inoltre si assiste anche a dei cambiamenti della pelle o della forma del seno.

Tuttavia i due strumenti diagnostici principali del tumore alla mammella sono la mammografia e l'ecografia. Nella maggior parte dei casi vengono utilizzati entrambi. Nel caso della presenza di noduli il medico può consigliare una biopsia per chiarirne la natura benigna o maligna.

Nella maggior parte dei casi, quasi tutte le donne a cui viene diagnosticato un cancro al seno subiscono l'asportazione dei tessuti malati. Laddove è possibile si ricorre alla chirurgia conservativa, ovvero viene asportata solo la parte in cui si trova la lesione. Quando invece il tumore è progredito in fasi più avanzate, si procede con l'asportazione dell'intero seno.

La chemioterapia si prescrive sulla base di una valutazione che viene fatta caso per caso. In particolare la si utilizza nelle fasi iniziali. Negli ultimi anni si utilizza anche la chemioterapia neoadiuvante, che si pratica prima dell'operazione al fine di ridurre le dimensioni della massa tumorale. La radioterapia in genere si combina con la terapia farmacologica. Inoltre, se il tumore risulta positivo per i recettori degli estrogeni si utilizzano dei farmaci in grado di bloccarli.