Dalla mattina di questo 18 gennaio alle ore 10,30 le notizie sul nuovo sciame sismico si susseguono ininterrottamente, così come le richieste d'aiuto dal Centro Italia. Almeno più di 4 scosse con magnitudo superiore a 5 che si sono avvertite addirittura in Sardegna. Gli epicentri delle scosse peggiori sono stati localizzati in paesi dell'Aquilano e della zona di Amatrice. Per fortuna per ora solo crolli e nessuna vittima, anche se gli allevatori hanno perso numerosi capi di bestiame in seguito ai crolli delle stalle.

Alle 14,33 l'ultima scossa di consistente entità, ma continuano a registrarsi centinaia di movimenti sismici e per la prima volta anche i sismologi sono rimasti sorpresi dall'accaduto.

Sempre lo stesso sistema di faglia

Il Terremoto appartiene sempre allo stesso sistema del 24 agosto, anche se ogni volta si sposta in segmenti diversi, che si sono direttii ad Ottobre fino in Umbria e nell'interno delle Marche per poi ornare oggi al punto di partenza. Lo sciame fino ad ora non ha mai avuto interruzioni, anche se gli eventi non sono stati avvertiti a distanza, sono state numerosissime le scosse registrate dai sismografi..

Scuole chiuse in Marche, Umbria e Abruzzo

Le scuole dei centri marchigiani, abruzzesi e umbri sono state evacuate per precauzione già dalla seconda scossa di questa mattina, parecchie di esse erano già chiuse per il maltempo e per il blocco dei mezzi di trasporto.

Anche i treni in Abruzzo si sono fermati causando enormi disagi alla popolazione, già impossibilitata a muoversi con i propri mezzi.

Emergenza neve

Rimane comunque la neve l'emergenza principale di questi territori, in cui ci sono frazioni ancora isolate e irraggiungibili anche dai mezzi d'emergenza. Ad Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, già in ginocchio per il sisma precedente, erano stati dati per dispersi 15 allevatori: 12 di loro sono stati già trovati, mentre continuano le ricerche per gli altri 3.

Si presume che fossero alla ricerca dei loro bestiame in fuga.

Trema anche Roma. Le scosse hanno allarmato anche la Capitale e in via precauzionale sono state chiuse scuole, metropolitane e parecchi uffici pubblici e privati.