Alle prime luci dell'alba del giorno corrente, la Squadra Mobile di Palermo, ha ammanettato una banda di 16 persone, tra cui i componenti di due associazioni ben diramate nel tessuto mafioso, quali la Camorra e Cosa Nostra. L'operazione è stata facilitata dalle conversazioni emerse grazie ai tabulati telefonici, tenute tra gli acquirenti della droga ed i pusher. Il blitz si è presentato come una doccia fredda per gli indagati: tra di loro, avvocati, politici ed anche un poliziotto, ormai destituito dalla carica.
L'operazione antidroga ha confermato i rapporti continuativi tra Cosa Nostra e le 'Ndrine
I procedimenti cautelari emanati dal gip Fabrizio Molinari, ha coinvolto la presenza di sedici persone. Le comunicazioni telefoniche (sebbene in codice) avrebbero evinto che la droga venisse importata direttamente dalle massime associazioni mafiose meridionali, esattamente da alcuni affiliati al clan Porta Nuova. Nella città si sarebbero strette la mano per collaborare allo spaccio e quindi al consumo di molteplici sostanze stupefacenti. Tra la vasta clientela emergerebbero i nomi di alcuni volti illustri della Palermo bene, tra cui un avvocato penalista avente a cuore le precedenti scarcerazioni del suo fornitore, così da potergli rifornire la droga per uso personale ed un politico che contattava gli spacciatori da un cellulare intestato alla Corte dei Conti.
Il dirigente della Squadra Mobile Rodolfo Ruperti, in una video intervista avvenuta dopo la cattura della banda, asserisce che sono stati sgominati due sodalizi palermitani, i quali si approvvigionavano di ingenti quantità di droga in Campania ed in Calabria, senza tralasciare ulteriori fonti, vista la clientela. A sua volta, il questore Guido Longo replica ammettendo che sia necessario trasmettere ai ragazzi il significato ed il pericolo delle sostanze.
Il blitz è giunto dopo cinque anni di indagini, durante i quali vennero precedentemente sequestrati 70 kg di hashish, 1,5 di eroina, 7,5 di cocaina, 14 di marjuna e una somma in contanti equivalente a 100 mila euro.
I nomi degli arrestati
Ai contatti referenti della Polizia di Stato, Giuseppe Cutino e Antonio Napolitano sarebbero stati riservati i domiciliari.
Mentre per Pietro Catalano, Alessandro Bronte, Angelo Scafidi, Ciro Spasiano, Dario De Felice, Giuseppe Rosciglione, Ermal Xhebraj, Algert Zgjana, Salvatore Peritore, Carlo Arculeo, Giuseppe Saltamacchia, Gaetano Rubino, Francesco Ferrante, Christian Gambino, è stato emesso l'ordine di custodia cautelare.