Il fatto è accaduto in Sardegna e più precisamente a Sassari. Un detenuto ha tentato di togliersi la vita all'interno della propria cella nel carcere di Bancali, sito alla periferia del capoluogo sassarese.
Un episodio particolare che ha avuto degli sviluppi ancor più incredibili, dopo che gli agenti della Polizia Penitenzioaria avevano evitato che l'uomo si suicidasse.
Il detenuto infatti ha tentato la fuga una volta raggiunto un ospedale di Sassari
Il fatto è avvenuto ieri pomeriggio presso il carcere sassarese di Bancali, dove per poco si è sfiorata la tragedia.Un dete nuto ha tentato il suicidio all'interno della cella nella quale sta scontando la propria pena.
Gli agenti della Polizia Penitenziaria hanno evitato che la tragedia si potesse consumare, grazie ad un intervento rapido e risolutore. Il detenuto è stato poi accompagnato dagli stessi presso l'ospedale Santissima Annunziata, dove l'uomo è stato condotto presso il pronto soccorso per essere sottoposto alle cure del caso.
A questo punto il detenuto, di cui non è stato reso noto il nome, ha tentato la fuga. La stessa però non è andata a buon fine, grazie all'intervento immediato degli agenti che hanno bloccato il tentativo disperato dell'uomo. Nella collutazione, i due agenti sono rimasti contusi, tanto che sono stati visitati e acccuditi dal personale medico presente nel pronto soccorso. Attualmente il detenuto è ricoverato in osservazione presso l'ospedale Santissima Annunziata, piantonato da agenti della Polizia Penitenziaria di Sassari.
Un episodio grave e preoccupante, messo in risalto dalla sigla sindacale Osapp che con il proprio Segretario Regionale ha voluto esprimere, solidarietà e sconcerto per l'accaduto. Il sindacato ha inoltre evidenziato anche l'assenza ingiustificata di un commissario penitenziario che possa rivestire il ruolo di comandante di reparto e di guida.
Inoltre l'endemica carenza di personale è ormai divenuta insostenibile, soprattutto in proporzione all'aumento vertiginoso dei carichi di lavoro.
Per questi motivi e non solo, il sindacato ha chiesto di aprire un tavolo di confronto con il provveditorato, anche perchè, in questo modo, si rischia di giungere a situazioni ben più gravi ed imbarazzanti.