Accade a Grosseto, dove un uomo di quaranta anni avrebbe, secondo l'accusa, acconsentito che la figlia della propria compagna, di appena quattordici anni, avesse rapporti sessuali con il fidanzatino diciassettenne. L'uomo, oltre ad essere stato accusato per aver lasciato che la figliastra avesse rapporti, è finito sul banco degli imputati per avere filmato più volte la giovane mentre si "esibiva" con il proprio ragazzo davanti a lui. Un'accusa piuttosto grave, per la quale la Procura aveva chiesto una condanna ad almeno tre anni di carcere. Al termine del procedimento giudiziario, però, il 40enne è stato assolto per mancanza di prove concrete.
Trovano i video nel suo computer, ma la ragazza smentisce tutto
Accade nel 2011, quando le forze dell'ordine sequestrano e controllano il computer dell'uomo, trovandovi cinque video che ritraevano la quattordicenne mentre consumava rapporti sessuali con il ragazzo, allora diciassettenne. In uno di questi filmati - come riportato da "Il Tirreno" - si vedrebbe la ragazzina nella camera da letto del patrigno, impegnata a giocare con lui che, nel frattempo, avrebbe iniziato a palpeggiarla. Solo in un secondo momento sarebbe arrivato il fidanzato, dando inizio ad una serie di "normalissimi" giochi erotici, ripresi prontamente dal 40enne.
Negli altri video si sentirebbe addirittura la voce dell'imputato mentre affermerebbe di voler fare sesso con la giovane, girando al contempo un breve filmato pornografico.
La fanciulla, ai tempi, aveva affermato di avere avuto rapporti sessuali con il proprio ragazzo di diciassette anni, confermando anche l'esistenza di alcuni video ripresi direttamente con il cellulare del giovane. Tuttavia ha sempre smentito le accuse che riguardavano il compagno della madre. Questi, infatti, è sempre stato descritto come una "figura paterna" e, stando alle dichiarazioni della ragazza, non avrebbe mai e poi mai fatto quanto descritto dall'accusa. Sono state proprio le parole della giovane ad aver scagionato il quarantenne, evitandogli così la reclusione.