Una trama da film horror ma, purtroppo, dolorosamente vera. La depravazione di una coppia di Quakertown, in Pennsilvanya, che ha stuprato, ucciso e in seguito dilaniato il corpo della figlia adolescente della donna.

Il 44enne Jacob Sullivan è stato arrestato alcuni giorni fa con l’accusa di sequestro di persona, stupro e omicidio. Con lui la compagna 41enne Sara Packer, madre adottiva di Grace, la ragazza quattordicenne uccisa. Il racconto della orribile vicenda è stato fatto agli inquirenti dallo stesso Sullivan, dopo l’arresto. Stavano pianificando l’omicidio della ragazza dal 2015 ma lo hanno eseguito, solo, lo scorso mese di luglio.

Secondo un rituale perverso e consolidato l’uomo trascina la ragazza in soffitta e la violenta sotto gli occhi della madre-complice, al fine di ottenere “maggior piacere”. Nell’ultima occasione, succede qualcosa di imprevisto o forse, semplicemente ritengono che sia giunto in momento di realizzare il loro atroce progetto.

Il delitto perfetto fallisce

Dopo averla trascinata in soffitta e violentata, come sempre, in presenza della madre, di comune accordo, i "mostri di Quakertown", gli somministrano una forte dose di psicofarmaci. Probabilmente degli stessi che la ragazza prendeva per i suoi disturbi mentali. La lasciano in soffitta ed escono, sperando di trovarla morta al loro ritorno.

Ma le cose vanno diversamente.

La ragazza è priva di sensi ma viva. Sullivan, allora, opta per una soluzione più drastica: la strangola con le sue mani. Ma quello che segue dimostra che, nonostante la loro crudeltà, non sono delle cime. Infatti, dopo l’omicidio, non hanno alcun piano per liberarsi del corpo. Per quattro mesi lo tengono in soffitta immerso nella lettiera agglomerante per gatti, al fine di contenere l’olezzo della putrefazione.

I mostri di Quakertown

La Packer, inoltre, per evitare di perdere l’assegno previdenziale che Grace percepiva per la sua disabilità, non ne denuncia la scomparsa. Ma l’assenza della ragazza viene, evidentemente, notata dai vicini e la polizia si presenta a casa della coppia per avere delle spiegazioni.

Se la cavano senza danni ma si rendono conto che è diventato pericoloso tenere il corpo in casa, per cui se ne devono liberare al più presto.

Lo fanno, secondo il loro stile, nella maniera più brutale possibile. Con una sega elettrica fanno scempio del corpo e ne disperdono i pezzi nei boschi.

Con questo ultimo strazio pensano di averla fatta finalmente franca, invece lo scorso 30 dicembre alcuni cacciatori ritrovano i resti dilaniati del corpo e gli investigatori della contea di Bucks (Stati Uniti) non devono faticare troppo per risalire ai colpevoli dell’orrendo omicidio. Nel frattempo i due “mostri” avevano tentato il suicidio senza riuscirci. Rimane comunque un interrogativo, al momento non svelato dalle agenzie, avevano un movente o erano solo due folli Criminali? Intanto, l'orco di Quakertown comparirà davanti ai giudici il 20 gennaio per l'udienza preliminare.