Guai in vista per Tiziano Renzi, padre del segretario del Pd ed ex premier Matteo Renzi. La Procura di Roma, infatti, l’ha invitato a comparire poiché indagato per il reato di concorso in traffico di influenze illecite, legato all’inchiesta per corruzione in merito agli appalti Consip, la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana. L'inchiesta era partita da Napoli, ma in un secondo momento è stata spostata nella capitale per questioni di competenza territoriale. Alla fine del 2016 sono risultati indagati il ministro Luca Lotti e il comandante dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette.
Tiziano Renzi in queste ultime ore ha confermato di aver ricevuto un invito a comparire, aggiungendo anche di non sapere nulla dell’esistenza di questo reato, che consiste nel farsi dare o promettere denaro da un privato a un pubblico ufficiale, affinché questi compia delle azioni contrarie ai suoi doveri d'ufficio, proprio per favorire il soggetto con cui è entrato in contatto.
Tiziano Renzi: "La mia condotta è trasparente"
Il padre di Matteo Renzi si è detto estraneo alle accuse: "La mia condotta è assolutamente trasparente, cosa che i magistrati potranno verificare", ha dichiarato alla stampa. A queste parole, sono seguite quelle del suo legale, Federico Bagattini, che ha definito l’atto "totalmente incomprensibile", poiché al suo interno è riportato soltanto il numero della norma violata, senza indicare le circostanze per le quali si ipotizza il coinvolgimento di Tiziano Renzi.
L'avvocato ha già fatto sapere che cercherà di comprendere quali sono i fatti contestati dai pm, contattandoli personalmente.
Il commento dell'ex premier: "Fiducia nei magistrati"
Sulla vicenda sono arrivati i commenti proprio dell’ex presidente del consiglio, che rischiò di essere ascoltato dalla Procura come persona informata dei fatti nell'ambito della stessa inchiesta, e che ha espresso la sua fiducia nei confronti della magistratura, auspicando un’archiviazione della posizione del padre, come accaduto tre anni fa, quando fu interrogato dai pm di Genova perché indagato per bancarotta.
Gli inquirenti di piazzale Clodio vorrebbero interrogare Tiziano Renzi già la prossima settimana, Nel frattempo, il padre del segretario del Pd ha voluto mandare un pensiero ai suoi nipoti, dichiarando come siano passati attraverso momenti simili nel corso dell’inchiesta di Genova nel 2014, e che ora "devono sapere che il loro nonno è una persona per bene".