Proseguono le indagini relative all'uccisione, in Galles, della giovane Cerys Yemm. Questa venne trucidata barbaramente, in un hotel, dal 34enne Matthew Williams, schizofrenico e tossicodipendente. La proprietaria della struttura ricettiva è stata recentemente sentita dalla giuria ed ha rilasciato dichiarazioni sconcertanti. Matthew avrebbe infilato un cacciavite nel volto della 22enne e poi 'masticato' la sua faccia. Mandy Miles, la titolare dell'hotel, avvertì subito le forze dell'ordine, parlando di scene simili a quelle di un film horror.

Sangue dappertutto in quella stanza

Matthew Williams aveva problemi di mente ed era finito nel tunnel della dipendenza dalle droghe. Prima di uccidere la 22enne Cerys Yemm era stato in carcere ma, poco dopo, liberato. Nessuno gli prescrisse cure particolari. Molto strano. Era il novembre 2014, un freddo e traumatico novembre. Una scena terribile quella a cui assistette Mandy Miles. La povera Cerys venne aggredita in modo crudele dal 34enne psicotico e deturpata. L'uomo, non contento, si mise a mangiare parti di volto della sua 'preda'. Scene veramente raccapriccianti. La Miles invitò la Polizia a venire subito, sottolineando che in quella stanza c'era sangue dappertutto. La registrazione della chiamata alla Polizia è stata sentita proprio oggi da alcuni giudici, a Newport.

La giuria ha appreso dettagli orribili della storia.

'Sta masticando il suo viso'

'Sta spingendo un cacciavite nella sua faccia, sta masticando il suo viso'. Queste sono solamente alcune delle parole dette, tre anni fa, alla Polizia dalla proprietaria di una struttura ricettiva gallese. Una telefonata agghiacciante. L'operatore rassicurò la donna, dicendola che, di lì a poco, sarebbero arrivati gli agenti.

In udienza è stato acclarato che i poliziotti arrivarono sul luogo del cruento delitto 14 minuti dopo la chiamata. Matthew Williams, secondo le ultime informazioni, era uscito dalla prigione solo due settimane prima dell'omicidio della 22enne. L'uomo è morto per un colpo di taser sferrato dalla Polizia. Nei giorni precedenti al crimine efferato, il 34enne aveva assunto molto alcol e droghe.