Una 23enne di Castellana Grotte, in provincia di Bari, è stata fermata ieri pomeriggio dalla Polizia con l'accusa di omicidio volontario. Sarebbe lei, secondo gli investigatori, la donna che, lo scorso 15 febbraio 2017, abbandonò la figlia, dopo averla data alla luce, sulla spiaggia di Monopoli. La neonata venne ritrovata il giorno dopo, senza vita e ricoperta di sabbia, da un gruppo di turisti tedeschi. Attualmente la 23enne si trova nel penitenziario di Trani. A breve arriverà la convalida del fermo. Gli investigatori, coordinati dal pm Giuseppe Dentamaro, stanno cercando di capire il motivo per cui la ragazza ha abbandonato la figlioletta dopo averla partorita.

Pericolo di fuga

Svolta nelle indagini relative alla neonata morta ritrovata lo scorso febbraio nei pressi di Cala Monaci, a Monopoli. Ad abbandonarla sarebbe stata proprio la madre, dopo il parto. Dall'esame autoptico, eseguito dal medico legale Francesco Introna, è emerso che la piccola sarebbe stata lasciata sola, sulla spiaggia, dopo qualche ora dalla nascita. Nello specifico, Lidia Rubino, di professione estetista, avrebbe sotterrato viva la figlioletta. La donna è stata arrestata perché, secondo gli inquirenti, era alto il rischio che potesse darsi alla fuga all'estero. Inizialmente la Rubino è stata interrogata come persona informata dei fatti; nel corso dell'interrogatorio, però, è arrivata la confessione.

'Non sapevo come fare', ha affermato l'estetista agli investigatori.

Perché Chiaraluna è stata abbandonata?

Si attende l'esito dell'esame del dna per sapere se, effettivamente, Lidia Rubino sia la mamma della neonata ritrovata morta su una spiaggia di Monopoli. La paura, l'incapacità di gestire una situazione nuova o altro? Qual è la ragione per cui una giovane estetista pugliese ha deciso di abbandonare la figlia, dopo averla partorita?

I poliziotti hanno voluto dare un nome alla neonata di Monopoli, Chiaraluna, con cui l'hanno registrata. Durante il funerale tanta commozione. I cittadini di Monopoli e dei paesi limitrofi sono ancora scossi per l'episodio avvenuto a Cala Monaci. Una vicenda triste, dolorosa, su cui ancora indagano le forze dell'ordine. Un altro piccolo angelo è volato in cielo prematuramente.