Un buon punto di partenza per qualsiasi scienziato in qualsiasi campo è riconoscere che c'è molto che non sappiamo. Non sappiamo, per esempio, come sia andata l'evoluzione dei dinosauri. E, cosa forse più sorprendente di tutto, non sappiamo bene come molti organi del nostro corpo umano funzionino. Nello scorso mese di Gennaio, i ricercatori hanno annunciato che un nuovo organo era stato scoperto nel nostro corpo dopo che era stato a lungo scambiato per qualcos'altro. Ora, un gruppo di ricercatori ha scoperto che i polmoni nei topi hanno una caratteristica nascosta.

Sembra che i polmoni producano oltre la metà di piastrine - componenti che legano il sangue per fermare un'emorragia quando siamo feriti - coinvolti in circolazione.

Quindi non solo i nostri sacchetti di respirazione ci permettono di respirare, ma anche a contribuire a mantenere il nostro sistema cardiovascolare. Non è tutto. I ricercatori sono riusciti anche ad individuare una cache di cellule staminali - il tipo che può differenziarsi in quasi ogni tipo di cellula con la programmazione biologica - che si può trasformare in cellule del sangue. Il midollo osseo è pensato per essere la fonte principale di tali cellule staminali, quindi questa nuova rivelazione suggerisce che se il nostro midollo osseo è danneggiato e incapace di tenere il passo con la normale produzione di globuli, i polmoni possono intervenire per compensare il deficit.

Le parole del prof. Looney

“Questa scoperta suggerisce sicuramente una visione più sofisticata dei polmoni, che sono non solo per la respirazione, ma anche un partner chiave nella formazione degli aspetti cruciali del sangue”, ha spiegato Mark Looney, professore statunitense specializzati in cure intensive a livello polmonare in una dichiarazione.

Da precisare però che questo non è stato direttamente ripreso negli esseri umani, ma nei topi. Tuttavia, i meccanismi biologici di queste piccole creature è sorprendentemente simile a quello degli esseri umani, che è parte del motivo per cui sono utilizzati in molti studi medici. Esiste quindi una buona probabilità che i polmoni umani abbiano le stesse caratteristiche nascoste.

Utilizzando una tecnica che permette di colorare le piastrine, il team è stato in grado di rintracciarne direttamente i percorsi, fino a scoprire che stavano arrivando dall'interno dei polmoni. I megacariociti - le cellule produttrici di piastrine - sono anche stati visti muoversi avanti e indietro tra i polmoni e il midollo osseo, a seconda di dove fossero necessari.