Il corpo senza vita è stato trovato sul pavimento del salotto in una pozza di sangue nella sua abitazione di Pietra Ligure. A uccidere al culmine di una lite con più coltellate Janira D'Amato, una ragazza di 21 anni, è stato il suo fidanzato, Alessio Alamia Burastero, 20 anni, che dopo qualche ora si è andato a costituire alla locale stazione dei carabinieri di Loano, dopo essere stato convinto dallo zio a cui aveva confessato l'omicidio. Il movente del delitto è la gelosia. Purtroppo ancora un altro caso di femminicidio che va ad aggiungersi a un elenco infinito di una cronaca orrenda quanto insensata.

Uccisa con più di una coltellata

Ieri sera verso le 22, il corpo della ragazza è stato trovato riverso in una pozza di sangue nel salotto dell'abitazione in piazzetta Morelli a Pietra Ligure. Le coltellate inferte alla povera ragazza sono state più di una, come appurato dal medico legale Marco Canepa giunto sul posto che martedì effettuerà l'autopsia. L'omicidio deve essere accaduto qualche ora prima. La ragazza ha cercato di difendersi, ma invano, ed è stata raggiunta dai fendenti nella parte alta del corpo. Quello mortale l'ha raggiunta alla gola.

E' stato proprio il suo fidanzato, Alessio Alamia Burastero, 20 anni,a permettere il ritrovamento del corpo oltre che del coltello con cui l'ha uccisa, dopo essersi andato a costituire alla caserma dei carabinieri dopo una fuga durata qualche ora.

Un suo zio di Loano con il quale si era confidato, l'ha convinto a confessare. In stato di fermo, il ragazzo è stato interrogato nella notte dai militari. All'origine del gesto una folle gelosia.

Su Facebook la realtà della vittima e del suo assassino, l'indignazione e le condoglianze degli utenti

Proprio qualche giorno fa, Alessio sulla sua pagina Facebook aveva scritto: "la gelosia nasce quando a quella persona tieni veramente".

E ancora: "Non ha importanza che prezzo, se i sentimenti sono reali"; "forever you and me" e aveva aggiornato la sua immagine di copertina con una grafica che conteneva le iniziali dei loro nomi, Janira e Alessio, e un cuore trafitto da una freccia.

E invece lei, Janira proprio qualche giorno fa, lei che sullo stato risultava 'single', che amava la Lamborghini, i cartoni animati giapponesi, anche disegnarli e ascoltare la musica per rilassarsi, sul suo profilo Facebook aveva scritto: "Vorrei volare via da questa gabbia" e in un altro post: "Posso essere triste, incazzata, ma nessuno può togliermi il mio sorriso".

Purtroppo così non è stato. E infatti tra gli utenti c'è chi ha commentato: "Peccato che quel bastardo è riuscito a togliertelo. Riposa in pace perché te lo meriti", e poi ancora: "Non se ne può più, basta, come si tutelano queste povere ragazze, la vita è una e uno te la finisce in due secondi"; "Non ti conoscevo, ma sto male per te e per tutti i tuoi cari"; "riposa in pace ora che sei un angelo".

Janira, una vita davanti, i sogni e l'impegno nel volontariato

Janira era una ragazza piena di interessi. Forse la relazione con Alessio le stava stretta e aveva altri sogni da inseguire rispetto ai quali lui era d'intralcio. Di certo lei che aveva frequentato l'istituto alberghiero di Finale Ligure, era allieva dell'Accademia di Costa Crociera, ed era molto entusiasta di questa esperienza che attivava la sua immaginazione e le permetteva di fantasticare sul futuro: "Chissà dove mi porterà questa maglia", aveva scritto su Facebook appena due settimane fa, fotografata con la maglia dell'azienda di navigazione.

Volontaria della Croce Verde di Finale Ligure, proprio qualche giorno fa aveva ottenuto la certificazione che la abilitava a salire sui mezzi d'emergenza. Avrebbe voluto aiutare le persone in difficoltà.