Un fatto di cronaca che si aggiunge ai tentativi di furto delle ultime settimane nel centro cittadino di Crotone. La provincia crotonese si trova al centro dell'opera di prevenzione da parte delle forze dell'ordine che, nella mattinata di venerdi 21 aprile, hanno svolto una operazione preventiva per smascherare una serie di vessazioni nei confronti di un anziano signore ottantaquattrenne che già in passato era stato al centro della cronaca a causa di un inconveniente occorso con la sua badante e che aveva portato al fermo della donna identificata nella romena, Angela Alupoae, mediante lo svolgimento dell'operazione "Bandante Infedele".

Ora, un nuovo fatto legato ad una estorsione di denaro, con al centro sempre l'anziano malcapitato e un uomo poco più che quarantenne.

Il fermo

Nata su segnalazione dell'anziano, l'operazione è stata condotta all'interno e all'uscita dell'ospedale "San Giovanni di Dio" di Crotone dove l'anziano malcapitato si era incontrato insieme al suo aguzzino, che avvicinato l'uomo, lo ha costretto a fornire una somma di denaro, l'ennesima al fine di potere riavere indietro dell'attrezzatura agricola in possesso dell'arrestato ma di proprietà dell'anziano. Una operazione che ha visto anche la presenza di un agente in abiti civili e che ha permesso di monitorare e seguire attentamente l'evolversi dei fatti fino all'epilogo finale che ha portato ad un immediato fermo di D.B, classe 1972 di Isola di Capo Rizzuto.

La vittima, un anziano di ottantaquattro anni e con gravi problemi fisici oltre che economici era stato costretto in più occasioni con varie scusanti a versare diverse somme di denaro fino a raggiungere una cifra prossima ai mille euro per tentare di avere restituite le sue proprietà. L'uomo, una volta identificato, è stato posto in stato di arresto riuscendo a constatare i suoi precedenti per truffa e furto prima di essere fatto salire a bordo di una autovettura degli agenti e condotto lontano dall'Ospedale cittadino.

A fare scattare l'operazione la denuncia formulata alcuni giorni prima dall'anziana vittima che si era recata di sua spontanea volontà presso il presidio cittadino delle forze dell'ordine riscontrando la disponibilità a dare vita al fermo del suo aguzzino. Una pratica quella delle estorsioni molto diffusa e per la quale gli stessi organi di giustizia hanno richiesto immediata segnalazione in caso di episodi futuri.