Il 6 aprile scorso, Fabrizio Corona si è presentato in aula per poter dire la sua verità, andando a deporre in merito alla provenienza dei 1,7 milioni di euro in contanti trovati nel suo appartamento. Rispondendo alle domande del giudice Guido Salvini, l'ex re dei paparazzi ha deciso di fare un nome, del tutto inaspettato, che secondo lui potrebbe essere coinvolto in questa vicenda. E si tratta del fidanzato della sua ex moglie Nina Moric!
'Penso sia stato il fidanzato della mia ex'
Si chiama Luigi Favoloso e per Fabrizio Corona sarebbe l'unico sospettato colpevole di aver messo in atto l'episodio della bomba carta che è esplosa nei pressi della sua casa di Milano.
Dopo quel gesto, le indagini degli inquirenti hanno permesso di arrivare al ritrovamento della somma di denaro di Corona che era stato nascosto nel controsoffitto. Favoloso avrebbe agito per colpire direttamente il noto personaggio televisivo, al fine di "ottenere la custodia del minore e toglierla a me", spiega facendo riferimento al figlio avuto con Nina Moric, Carlos Maria. "Si sarebbe dimostrato che vivevo in una situazione di pericolo" prosegue lui, e in questo modo il figlio non avrebbe potuto essere al sicuro al suo fianco.
Parlando della passata udienza di qualche giorno fa, Corona ha anche precisato che i media hanno riportato in modo errato alcune notizie: "ero io una macchina da soldi" e non Belen Rodriguez come era invece stato scritto.
Fabrizio Corona: "Favoloso aveva minacciato mia madre e la mia collaboratrice"
Ma non è tutto. Nella sua confessione Fabrizio Corona ha anche precisato che Favoloso si sarebbe spinto oltre. "Prima della bomba aveva fatto delle telefonate minacciose", continua l'ex re dei paparazzi. Una di queste chiamate era destinata alla sua fedele e storica collaboratrice, Francesca Persi.
Inoltre, sempre secondo quanto è stato rivelato da Fabrizio, il compagno della Moric avrebbe affrontato la madre, Gabriella Corona: "La prossima che avrebbe avuto un attentato sarebbe stata lei".
Il giudice presente in aula ha domandato poi all'imputato perché non abbia mai rivelato prima questi suoi sospetti personali. Da parte sua Fabrizio ha replicato dicendo che non gli è mai stato chiesto il nome del sospettato, ma per risalire a lui "bastava fare le indagini". Il sospetto di Fabrizio è stato fortificato in seguito all'arrivo di un'informativa ai giudici dei minori.