Si avvicina l'estate, la voglia di mare e la spensieratezza delle vacanze. Arrivano anche puntuali le “bandiere blu”. Scopriamo insieme, quali sono e quante sono le località scelte come Bandiera Blu per il 2017, con la speranza di vederle presto dal vivo, magari nei nostri prossimi Viaggi o nelle tanto sospirate vacanze estive. Le migliori, come sempre, sono sempre quelle che devono arrivare.

Cosa vuol dire Bandiera Blu

Sono 342 le “bandiere blu” assegnate per il 2017 dalla FEE – Foundation for Environmental Education, ben 49 in più rispetto al 2016. Com’é noto, i criteri che stanno alla base dell’importante riconoscimento (si tratta di 32 valutazioni) per i Comuni, le spiagge e gli approdi italiani, mirano essenzialmente alla sostenibilità, partendo dalla qualità delle acque sino all’efficienza della raccolta differenziata, passando per le dotazioni e i servizi in generale. Il marchio "Bandiera blu", quindi, è sinonimo di garanzia di qualità delle acque e delle spiagge, di servizi e misure di sicurezza, nonché di educazione ambientale, sia per le località di mare che per quelle lacustri.

Quali sono le località scelte

La Liguria continua a essere la regione che raccoglie i maggiori riconoscimenti: ben 27, con 2 “new entry” (Camogli e Bonassola). Segue la Toscana (19 località), che precede le Marche (17), avanza quest’anno la Campania (15 località, con l’ingresso di Sapri), mantengono le 11 bandiere blu la Puglia e la Sardegna. Otto sono i riconoscimenti per il Lazio, l’Abruzzo (2 sono nuovi, per Roseto degli Abruzzi e Giulianova) e il Veneto, mentre ve ne sono ora 7 sia in Sicilia (una in più, per Santa Teresa di Riva) che in Calabria (2 in più, Soverato e Roseto Capo Spulico). Sei bandiere per l’Emilia-Romagna (una in meno, non c’è più Cattolica), solo 2 per Molise, Friuli-Venezia Giulia e Basilicata.

Più bandiere blu anche per i laghi d'Italia: nel Trentino-Alto Adige sono ora 10 (il doppio dello scorso anno), 2 sono in Piemonte (Cannero e Cannobbio) e una in Lombardia (Gardone Riviera), a conferma che l’obiettivo è, in generale, la gestione sostenibile del territorio nel suo insieme, considerato che la salute del mare è strettamente correlata a questo fattore, in forza di una sempre più marcata presa di “coscienza ambientale”.

Una valutazione sugli approdi: diverse regioni, ma in particolare Sardegna, Liguria, Toscana, Veneto, Marche e Campania, sono dotate di numerosi approdi che rientrano nei requisiti richiesti, mentre vi sono pochi riconoscimenti per le strutture ubicate in Puglia e in Toscana, appena 5 contro i 14 della Liguria e i 10 del Friuli-Venezia Giulia, pur disponendo di molti chilometri di costa, uno solo nel Lazio (Gaeta), nell’Emilia-Romagna (Portoverde Misano), Basilicata (Policoro) e Calabria (Roccella Jonica). Nessuna “bandiera” per il Molise ma, ciò che sorprende, è uno “zeru tituli” per la Sicilia, che pone un po di perplessità.