Dopo il servizio a “Le Iene”, andato in onda la scorsa settimana, non si sta facendo altro che parlare di un argomento molto delicato: il “Blue Whale”.
Che cos'è il Blue Whale
Si tratta di un “gioco”, nato in Russia, dalle macabre intenzioni secondo cui i partecipanti che decidono volontariamente di iscriversi vengono spinti a superare delle prove, una al giorno per 50 giorni, a carattere fortemente autolesionistico, fino al raggiungimento del cinquantesimo giorno in cui i giovani, per lo più adolescenti, vengono costretti a raggiungere il tetto dell’edificio più alto della propria città e saltare giù.
In questo modo, gli ideatori di questa terribile moda invitano persone a togliersi la vita. Il fenomeno è divenuto così virale che, solo in Russia, le morti registrate sono oltre 150.
Tutto ha avuto inizio da un social network russo “VKontakte” che, così come il nostro Facebook, ha al suo interno svariati gruppi chiusi di vario genere, tra cui alcuni dedicati alla morte, ai depressi e agli aspiranti suicidi. Nel 2015, pare sia giunto su questo social questo spaventoso gioco generando un improvviso aumento di suicidi. Che cosa sia il Blue Whale e quali siano le sue origini è, ormai, noto a tutti, ci sono, però, dei misteri irrisolti che continuano ad aleggiare attorno questo argomento.
Blue Whale è reale o è tutta colpa dell’effetto “Wherther”?
Non è stato ancora certificato, infatti, il collegamento tra i vari suicidi e, soprattutto, il legame netto con il Blue Whale. Purtroppo, il fenomeno del suicidio giovanile è cosa che esiste da molto prima della nascita di questa nuova pratica. Non è ancora chiaro, infatti, se la morte di tutti quei ragazzi sia stata generata da questo “gioco”, oppure solo dall'effetto “Wherther”, ovvero, il fenomeno dell’emulazione, secondo cui la notizia di un suicidio, diffusa tramite i media, provoca nella società un’inarrestabile catena di altri suicidi.
Ma allora qual è la verità? A questo punto non è chiaro se il gioco esistesse già, se sia stato nominato in svariate riviste di gossip e poi emulato all'interno dei gruppi esoterici sopra citati o se sia semplicemente uno “scherzo” ideato dai fondatori dei suddetti gruppi per generare una scia di mistero attorno a sé. Per certi versi, dunque, il Blue Whale pare quasi essere una sorta di “giustificazione” di un fenomeno così atroce come il suicidio giovanile. Perché alcuni adolescenti decidono di togliersi la vita? A questo dilemma, purtroppo, né il Blue Whale né altri sono stati in grado di dare risposte.