Una storia commuovente che ricorda molto i bei film impegnati nel sociale, dove gli antieroi ogni tanto sanno dare prova di grandi gesti. Una vicenda che riguarda un disabile e l'amore per la sua mamma, quella accaduta in provincia di Udine, tenera e commuovente. Dopo anni di dedizione al figlio handicappato, nella notte fra venerdì e sabato l'anziana donna è morta, nel suo letto per cause naturali. Il disabile pur di non lasciare il corpo della genitrice, l'ha vegliata per tutto il tempo, con una dedizione tale da suscitare stupore. Il cadavere è stato trovato ieri sera dall'altro figlio della signora che abita da un'altra parte, e che non riuscendo a mettersi in contatto telefonicamente da giorni, si è recato nell'abitazione della madre facendo la macabra scoperta.
Ha tentato di chiedere aiuto, ma non c'era più niente da fare, la signora era morta per un malessere giorni prima. Ad assisterla teneramente è stato proprio il diversamente abile, che non sapeva come cercare aiuti. Sul posto sono accorsi i sanitari del 118, il medico legale e i carabinieri del luogo. La signora aveva 73 anni, mentre il figlio 56. Il sindaco ha assicurato di intervenire nell'assistenza dell'uomo, in caso di necessità, ma che comunque è già supportato da assistenti.
Chi è un disabile, l'assistenza a cui ha diritto
Il disabile è colui che manca di alcune capacità fisiche o mentali, a seguito incidente o menomazione. Nella maggior parte dei casi un disabile è anche un invalido, cioè colui che non può svolgere un'attività lavorativa, a causa dell'età avanzata, di mutilazioni di malattie sempre fisiche o mentali.
Il servizio sanitario nazionale, su richiesta, assicura l'assistenza sanitaria e socio sanitaria alle persone con disabilità e non autosufficienti. Molti si lamentano perché per accedere ai servizi, occorre fare una trafila burocratica alle volte estenuante. Le cure sono offerte prioritariamente a domicilio, con l'ausilio dell'ambiente familiare.
In alternativa gli assistiti sono ospitati in strutture residenziali o semi residenziali accreditate dal servizio sanitario regionale, ma anche quelle sono oggetto di polemiche. Quest'ultimo tipo di assistenza è il più delle volte integrata con prestazioni sociali, soprattutto per persone con più patologie, questo perché soggetti con più infermità presentano una più spiccata fragilità e in presenza di eventi stressati possono aggravarsi.