mara maionchi, nota per essere una produttrice discografica e per essere diventata personaggio televisivo grazie alla partecipazione a diversi talent show, svela durante un'intervista radiofonica di aver vissuto il dramma di due sarcomi maligni: uno al seno destro e uno al sinistro e di averli sconfitti per essersi sottoposta a cure tempestive grazie anche ad un ...'sogno'.

Mara Maionchi racconta il suo dramma

La Maionchi parla del suo dramma durante un'intervista alla radio rilasciata il primo giugno 2017 e lo fa svelando di aver scoperto di avere il cancro al seno due anni e mezzo fa, a 73 anni, riuscendo a salvarsi come si usa dire 'per il rotto della cuffia'.

Nonostante la discografica sottolinei di essersi salvata per pura fortuna, sostiene accanitamente l'importanza della prevenzione e della ricerca scientifica. 'Per me è stata una doccia gelata scoprire ciò che avevo', confessa Maionchi, ma prosegue: 'Prevenzione e ricerca scientifica costituiscono due grandi alleati da sostenere e da non sottovalutare'.

Il 31 maggio, la Maionchi è stata invitata a parlare dell'importanza dei fattori prevenzione e ricerca scientifica, alla manifestazione Leo per le Donne a Milano, dove mille donne curate presso l'Istituto Europeo di Oncologia fondato dal celebre oncologo Umberto Veronesi, si ritrovano ogni anno per sostenere la ricerca scientifica e ribadire l'importanza della prevenzione.

La discografica, durante il suo intervento confessa di avere sempre sottovalutato l'importanza della prevenzione, e per questo motivo, dopo il dramma vissuto, non perde occasione per invitare tutte le donne a sottoporsi regolarmente agli esami di routine.

'Così ho vissuto e sconfitto la mia malattia'

Mara Maionchi svela poi come sia ancora aspro il ricordo dell'intervento, del decorso della malattia, delle cicatrici post operatorie, della riabilitazione e della battaglia per il duro ritorno alla normalità della vita.

Poi racconta di come un sogno strano l'abbia messa in ansia: 'Nel sogno ero circondata dal niente, non riuscivo a vedere niente né a percepire suoni, al risveglio mi è sembrato così strano e ho deciso di chiamare l'oncologo'. Ma sogni a parte, Maionchi conclude i suoi interventi dicendo che il tumore è una malattia crudele ed infima e l'unico modo per combattere qualcosa di infimo è prevenire il suo attacco e fare quanto è possibile sul suo nascere.