Sono molti i pericoli a cui il pianeta Terra, e conseguentemente la razza umana, sono esposti. Forunatamente, però, gli scienziati lavorano costantemente per tenerci al sicuro. Infatti un anno fa la NASA ha aperto un nuovo ufficio che si chiama PDCO (Planetary Defense Coordination Office), ovvero 'Ufficio planetario per la coordinazione della difesa'. Questo serve per tracciare e rilevare i NEOs (Near Earth Objects), che sono degli oggetti spaziali che si avvicinano alla Terra a meno di una unità astronomica, come asteroidi o meteoriti.

Il Professor Alan Fitzsimmons, un astronomo del Queen's University Belfast Astrophysics Research Centre, ha sottolineato che dobbiamo prepararci per evitare a tutti i costi un secondo 'evento di Tunguska'.

Ma siamo davvero in pericolo? Andiamo a vedere nel dettaglio la situazione.

Si può ripetere un secondo evento di Tunguska?

Il 30 giugno 1908 nei cieli di Tunguska, in Siberia, esplose un meteorite a 10-15 km dal suolo. Il bagliore prodotto dall'esplosione fu visibile a 700 km di distanza e la detonazione, producendo 10 megatoni di potenza, abbatté milioni di alberi. Fortunatamente, la zona era disabitata e l'evento non produsse vittime. Ma oggi potremmo non essere così fortunati. Se si dovesse verificare l'entrata in orbita di un oggetto come quello di Tunguska, la NASA lo dovrà sapere in anticipo, per evitare eventuali stragi. Da come si può facilmente evincere dalle immagini video diffuse in una clip della NASA, sono molti gli oggetti spaziali che gravitano intorno al Sole.

Ma li abbiamo tracciati tutti?

Tracciare gli asteroidi

Sono 1800 gli asteroidi che la NASA è riuscita a tracciare, ma ce ne sono ancora molti sconosciuti che devono essere assolutamente trovati. Come riporta Fox News, Fitzsimmons ha affermato che il prossimo evento di Tunguska potrebbe coglierci di sorpresa. Infatti, le agenzie spaziali mirano a rilevare asteroidi di grandi dimensioni, non prestando attenzione agli oggetti spaziali più piccoli, che potrebbero creare disastri come quello avvenuto in Siberia.

Ma i pericoli a cui è esposto il genere umano non sono solamente i meteoriti o gli asteroidi, ma anche vere e proprie stelle. Infatti, alcuni scienziati hanno supposto che il Sole abbia una gemella, che si chiama Nemesis, la quale ogni volta che si è avvicinata alla Terra ha scatenato dei cataclismi. Adesso non ci resta che aspettare ulteriori novità nel campo scientifico. A voi i commenti.