In questa triste storia, ''l'orco" in famiglia era la madre. Una giovanissima mamma di Partinico (Palermo), ha solo 21 anni, è finita in carcere per aver picchiato le due figlie, entrambe molto piccole. A quella di 17 mesi ha cagionato lesioni cerebrali e traumi. Ma di botte ne ha riservate anche alla più "grande" di due anni. Per reiterati maltrattamenti e lesioni nei confronti delle figlie minori, il gip del tribunale di Palermo ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di F.R.V. La donna è accusata di aver percosso più volte e con immotivata violenza tutte e due le sue bambine.

I carabinieri hanno infatti accertato che ha provocato alla più grande la frattura di entrambi i polsi.

A 17 mesi picchiata più volte e sbattuta contro il pavimento

Domenica 26 giugno è stata ricoverata d'urgenza la bambina di 17 mesi accompagnata da familiari. Presentava un quadro clinico molto preoccupante: plurime lesioni al capo, fratture all'arcata dentale, tumefazioni, escoriazioni multiple, oltre a morsi in varie parti del corpo. La bambina era stata trasferita d'urgenza all'ospedale Di Cristina di Palermo. La Tac ha sgombrato il campo dalle ipotesi peggiori, quali traumi neurologici rilevanti. Giorgio Trizzino, direttore sanitario dell'ospedale, dopo un giorno di ricovero della piccola, ha diramato un bollettino medico in cui si evidenzia il progressivo miglioramento delle condizioni di salute.

E' tornata ad alimentarsi e a giocare. Come di dovere, sono state avviate procedure medico legali che hanno permesso di appurare più fatti. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, la sera prima del ricovero, la madre ha percosso più volte la piccola, facendole sbattere la faccia sul pavimento e contro alcuni infissi dell'abitazione.

Ma si è appurato che i militari stavano già facendo indagini sulla madre per aver già percosso la figlia più grande.

Precedenti maltrattamenti alla figlia più grande

La figlia più grande, che ha due anni e mezzo d'età, era già stata ricoverata nello stesso ospedale di Partinico appena qualche giorno prima. Il 15 giugno, al pronto soccorso le sono stati riscontrati un trauma facciale e la frattura scomposta di entrambi i polsi.

La bambina era stata portata in ospedale dalla nonna, perché la madre si è sottratta, ben sapendo che sarebbe incappata in conseguenze penali una volta accertate le condizioni della bambina. Ai sanitari, la nonna aveva dato la versione dei fatti suggerita da sua figlia: la bambina sarebbe caduta giocando nel cortile dell'abitazione dove conviveva con la madre e il suo compagno, ora agli arresti domiciliari, in un quartiere popolare di Partinico. Ma i medici hanno allertato le forze dell'ordine e fatto scattare le indagini.

Degrado e incuria

Gli inquirenti hanno raccolto numerose testimonianze da cui è emerso che più persone informate sui fatti e in più circostanze, hanno assistito a episodi di violenza fisica e psicologica nei confronti delle bambine, ben oltre gli episodi specifici di giugno a seguito dei quali la madre ha mandato entrambe all'ospedale.

Oltre ai traumi fisici e alle privazioni affettive, gli investigatori hanno riscontrato che le bambine vivevano in condizioni igienico-sanitarie scadenti. La più piccola è ancora in ospedale in attesa di riprendersi completamente. La più grande è stata affidata alla nonna in attesa del pronunciamento dell'autorità giudiziaria.