In questa calda estate, gli incendi non danno tregua al nostro paese, soprattutto alla parte meridionale. A farne le spese, in queste ultime 24 ore, è la Sardegna, con un incendio che ha invaso la zona del Sulcis, tra le città di arbus e gonnosfanadiga (provincia del Sud Sardegna).
Più di 24 ore d'incendio no-stop
Tutto è iniziato nella giornata di ieri lunedì 31 luglio, quando un inferno di fuoco ha coinvolto l'area boschiva che si trova nella provincia del Sud Sardegna, tra le città di Arbus e Gonnosfanadiga.
Anche durante la notte il fuoco non ha cessato di distruggere ettari di pascoli e macchia mediterranea.
Alcuni focolai sono rimasti accesi, domati in maniera magistrale dai vigili del fuoco e gli operatori della Protezione Civile, che con i loro mezzi cercavano di estinguere il fuoco da terra.
Purtroppo sono stati sospesi, durante la notte, i voli degli elicotteri e dei Canadair, in azione nuovamente da stamattina senza sosta.
La conta dei danni
A causa del forte vento di levante, la conta dei danni si fa di ora in ora più aspra. Sono circa 1200 gli ettari di terreno bruciati, per non parlare dei gravissimi danni che hanno subìto svariate aziende agricole, tra cui la morte di molti animali, come pecore, capre, ma anche molti cinghiali.
I detenuti della colonia penale de Is Arenas, a causa delle incombenti fiamme che hanno attaccato il loro luogo di residenza, si sono visti costretti a trascorrere la notte nelle spiagge limitrofe.
Stessa sorte è toccata ai turisti presenti negli agriturismi della zona.
La lotta all'incendio continua
Intanto a causa delle alte temperature (che in Sardegna superano ampiamente i 40 gradi) e delle forti raffiche di vento, l'emergenza l'incendio ad Arbus e Gonnosfanadiga continua. La situazione si è resa ancora più difficile perché il rogo si è esteso per decine di chilometri, proprio a causa del vento di levante.
Nella giornata di ieri, solo nell'isola sarda, ci sono stati purtroppo dodici incendi. Non solo nella provincia del Sud Sardegna, ma anche in quella di Cagliari, Sassari e Oristano.
L'incendio di Arbus, però, è stato probabilmente il rogo che ha provocato più danni nell'Isola in questa estate 2017. Le immagini brutali dell'oasi naturale di Sibiri, sono veramente scioccanti: ettari di macchia mediterranea distrutti, ricoperti solamente da della grigissima e bruttissima cenere. Da più di 24 ore, la Sardegna vive dentro a un incubo.