Quando nel 2012, l'ingegnere F.P. di 67 anni residente al centro di Treviso, si è visto recapitare dal postino una fattura di conguaglio emessa dall'Enel dell'importo di 46.015.28 euro per il consumo di gas ad uso domestico è stato colpito, immediatamente, da un malore tanto da costringerlo a ricorrere alle necessarie cure mediche al pronto soccorso. Ripresosi, dopo una breve degenza in ospedale, ha letto e riletto in continuazione questa insolita bolletta, ma purtroppo l'importo contenuto non dava spazio ad ulteriori interpretazioni. Si trattava proprio di quella cifra ovvero, di oltre 46mila euro.

Errore di calcolo

Il pover'uomo ha pensato, senza indugio, che si trattasse di un errore di calcolo da parte dell'ente erogante il servizio e si è subito attivato,chiamando dapprima per telefono e poi, recandosi personalmente presso gli uffici preposti al servizio degli utenti per i reclami dell'Enel, per chiedere ulteriori controlli e ricalcoli perché, secondo quanto da lui sostenuto, risultava, praticamente, impossibile che nel periodo 2009-2012, avesse potuto consumare una tale quantità di gas ad uso esclusivamente domestico. Purtroppo, l'unica cosa che ha potuto ottenere, è stata la rateizzazione di quella ingente somma.

Il cambio del contatore

Tuttavia, l'ingegnere non si è dato per vinto e tramite l'Adico (Associazione a Difesa dei Consumatori), ha iniziato, nel 2015, una battaglia legale che, alla fine, ha portato l'Enel a riconoscere che i consumi contestati erano, effettivamente, esagerati e di nuovo, dopo ulteriori conteggi, ha provveduto a stornare dalla bolletta in questione la somma di 35mila euro.

Le cause di quanto è accaduto non risultano ,del tutto ancora chiare. L'errore sembrerebbe dovuto al fatto del cambio del contatore effettuato nel 2012 senza una lettura di chiusura e ciò avrebbe erroneamente fatto lievitare il costo del consumo a questa somma esorbitante. L'Adico, ha lavorato duramente, presso l'Autorità Garante per l'Energia, per ottenere questo straordinario risultato che è stato accolto dall'anziano 67enne di Treviso, con grande entusiasmo e gratitudine per aver, in qualche modo, ottenuto giustizia.

Contestare una bolletta che si ritiene ingiusta,ha dichiarato in vari comunicati stampa il presidente Carlo Garofolini dell'Adico, non è per niente tempo perso poiché, come questa vicenda ha dimostrato, anche i gestori possono sbagliare e gli utenti non devono avere paura di far valere i propri diritti.