Mentre il primo di Ottobre - data in cui si dovrebbe svolgere il referendum secessionista - si avvicina, aumenta la tensione in catalogna. Ai diverbi tra il governo locale catalano e quello centrale di Madrid ora si somma anche uno stato di tensione tra le forze di polizia, dopo che i Mossos d'Esquadra, corpo di polizia regionale catalano la cui guida è stata recentemente assunta dal Ministero degli Interni spagnolo, hanno contestato l'ordine di presidiare i seggi dove è previsto - o forse lo era - lo svolgimento del quesito referendario sull'indipendenza.

Scontro tra forze dell'ordine?

Mentre le forze di polizia nazionali che prendono gli ordini dal governo - Policia Nacional e Guardia Civil - si stanno impegnando duramente per contrastare il referendum previsto per Domenica 1 Ottobre, I Mossos d'Esquadra, organo di polizia della Comunità autonoma vacilla. Nonostante la conduzione del corpo sia ora in mano al governo centrale emerge una lotta a suon di cavilli legali per cercare di eludere gli ordini della magistratura, restando fedele al governo della Catalogna.

L'ultimo scontro è sorto dopo l'ordine della procura di recintare i seggi elettorali già a partire dal sabato, impedendo che il voto avvenga in strada o nei pressi delle istituzioni scolastiche.

Pur non rigettando l'ordine con forza la polizia catalana ha assunto una posizione prudente ma contraria: "in questo modo si mette a rischio l'ordine pubblico". Dopo una riunione di coordinamento con le altre forze di polizia i Mossos su Twitter hanno reso noto, in lingua catalana, di aver avvertito il governo che "l'applicazione degli ordini non esime dalla responsabilità professionale di considerare che la loro esecuzione può provocare conseguenze non desiderate".

Catalogna blindata

Un'altra questione che ha contribuito ad elevare il livello della tensione è l'arrivo nella Comunità autonoma di migliaia di poliziotti spagnoli.

Secondo le stime proposte dal quotidiano "La Stampa" addirittura di due terzi dei reparti in servizio in tutta la Spagna sarebbero stati inviati a Barcellona e zona limitrofe. Il governo catalano è passato all'attacco: "vogliono provocare manifestazioni violente e non pacifiche. E' questa la volontà della polizia" ha tuonato Joaquim Forn, responsabile degli Interni della Comunità autonoma. Adesso non resta che aspettare la giornata di Domenica per vedere cosa accadrà.