In australia la parlamentare Rachel Carling-Jenkins, 42 anni, è diventata un esempio per tante donne. Non solo ha scelto di parlare pubblicamente, ma ha voluto raccontare la sua storia drammatica in una seduta alla Camera alta nello stato di Victoria. Il suo matrimonio è finito dopo che ha scoperto foto pedopornografiche sul pc del marito che ha denunciato e fatto arrestare.
Un discorso accorato
Tanto coraggio, la voce spezzata e le parole quasi rotte dal pianto, la parlamentare ha raccontato in aula come ha scoperto una collezione di immagini pedopornografiche nel computer di suo marito nel febbraio del 2016.
Inquietanti immagini di bambine nude che l'hanno profondamente angosciata. Una scoperta che le ha sconvolto la vita, ma a cui ha reagito con forza e determinazione. Accompagnata dal figlio, è andata alla polizia a denunciare il marito, Gary Jenkins, che aveva creduto fosse l'uomo della sua vita. Il suo gesto ha dato avvio a un'indagine che ha portato all'arresto dell'uomo che ha già scontato quattro mesi di carcere. Da quel febbraio in cui è iniziato tutto, Rachel Carling-Jenkins ha deciso di parlare pubblicamente solo lo scorso 7 settembre per non interferire con le indagini in corso. Fino a quella scoperta, non aveva mai sospettato del consorte, credeva solo avesse dei problemi psicologici per cui gli aveva suggerito di farsi aiutare.
Ma lui tra inganni, sotterfugi e bugie, l'aveva sempre respinta.
Immagini sempre in mente
Non c'è sentenza che tenga. Le immagini di quelle bambine dal destino perduto che la donna ha sempre in mente, supereranno sempre qualsivoglia provvedimento nei confronti del suo ex marito. Nel frattempo ha divorziato dall'uomo che, iscritto nel registro dei Sex Offenders, sarà controllato dalla polizia per i prossimi 8 anni.
La parlamentare ha deciso di parlare della sua storia pubblicamente per rendere giustizia alle vittime di questo crimine: "Ora era venuto il momento di farlo, di parlare per dare voce anche alle "vittime senza voce" di questa storia. "È molto difficile per me farlo, ma quelle ragazzine non sarebbero state vittime di abusi, se non fossero esistiti uomini come mio marito che forniscono il mercato a quelle foto", ha detto.
Traumi familiari
Nel discorso, ha raccontato che lei e suo figlio hanno subito traumi emotivi e psicologici, che il marito ha rifiutato di firmare i documenti del divorzio, dividere le proprietà familiari e che, malgrado la volontà contraria, ha continuato a cercare il figlio. Ma ben oltre il suo dolore privato di donna e moglie, i crimini legati alla pedopornografia commessi dall'ex marito sono per lei di tale gravità che non ritiene sia stata adeguata la pena di pochi mesi di carcere per la sofferenza inflitta a quelle bambine i cui volti resteranno incisi nella sua memoria per l'eternità. La parlamentare, che ha un dottorato in scienze sociali ed ha lavorato per 20 anni in associazioni di sostegno alle persone disabili, eletta come rappresentante del partito democratico, ha annunciato a giugno il pasaggio a quello conservatore.
Elogi ma anche critiche
Dopo il suo discorso, Rachel CarlingJenkins è stata elogiata dai colleghi del Parlamento di ogni parte politica che si sono messi in fila per abbracciarla. E' stata apprezzata l'onestà con cui ha messo a nudo una questione tanto scottante che ha coinvolto direttamente la sua vita. Ma, tra i tanti messaggi di solidarietà da parte di cittadini, e quelli di donne che seguendo il suo esempio hanno trovato il coraggio per denunciare a loro volta mariti pedofili, non è mancato chi l'ha critica sostenendo che una moglie non debba mai cacciare un marito. La parlamentare ha preferito glissare.