Apprensione si registra in tutto il mondo per sabato 9 settembre, data della fondazione della Repubblica Democratica Popolare di Corea, di cui ricorre il 69° anniversario, ed è considerata, tra l'altro, una delle feste più importanti del paese, con tanto di parate militari in perfetta linea con lo spirito di megalomania del suo Capo di Stato Kim Jong un. Una tensione dovuta al fatto che, proprio ieri, Pyongyang ha lanciato il suo sesto test nucleare facendo esplodere una bomba a idrogeno che ha provocato un terremoto di magnitudo 6.3. E potrebbe essere proprio questo, il giorno fatidico per l'inizio di un vero e proprio attacco militare da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati regionali nei confronti del regime comunista di Pyongyang con il principale obiettivo di abbatterlo, Cina e Russia permettendo.
Vi è la necessità di stabilire una nuova sicurezza, equilibrio e stabilità nel sud-est asiatico tra tutti i paesi che sono direttamente o indirettamente coinvolti. Ed è proprio Kim Jong che rappresenta l'ostacolo maggiore per lo stabilimento di un nuovo ordine che porti ,finalmente, pace e prosperità a questa zona martoriata del continente asiatico.
Il sito di Puggye-ri
L'esplosione della bomba ad idrogeno dovrebbe essere avvenuta nel sito di Puggye-ri ,distante 116 chilometri dal vulcano del monte Baekdu. A registrare l'evento nuclear, è stato uno sniffer WC-135 che gli Stati Uniti hanno posto permanentemente sul territorio per monitorare il sito militare e per campionare l'aria allo scopo di rilevare eventuali aumenti o fughe di radiazioni.
E tutto questo in risposta alla manovre militari congiunte tra gli Stati Uniti e Seul che cercano di fare pressione su Kim Jong un per riportarlo a "miti consigli" ma, a quanto sembra, le provocazioni non cessano da parte della Corea del Nord, anzi, continuano ad aumentare tanto da costringere il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ad affermare che questo sesto test nucleare sarebbe stato l'ultimo per il regime nordcoreano.
Guerra vicina
Il presidente della Corea del Sud, Moon Jae -in, ha immediatamente convocato il consiglio di sicurezza ed ha allertato l'esercito innalzando le misure di sicurezza ai massimi livelli, mentre il presidente del Giappone Shinzo Abe, dopo aver dichiarato alla stampa internazionale che ,ormai, non è più possibile tollerare altri test nucleari da parte della Corea del Nord, ha fatto sorvolare alcuni jet giapponesi in territorio nordcoreano alla ricerca di possibili radiazioni.
Ed infine, anche la Cina, che per anni ha protetto la Repubblica Democratica di Corea, con un gesto senza precedenti, avrebbe fatto volare i suoi caccia sul confine del paese comunista. Rick Francona ex attaché militare degli Stati Uniti, intervistato dalla Cnn ha affermato che il test nucleare con la bomba ad idrogeno effettuato dalla Corea del Nord si è rivelato il più grande di sempre ed è stato una sorta di risposta alla prova di forza militare da parte degli Stati Uniti, della Corea del Sud e del Giappone messa in atto con esercitazioni di jet e lanci di bombe lungo il confine del 53esimo parallelo. La bomba a idrogeno ha una potenza da dieci a centinaia di chilotoni e potrebbe essere miniaturizzata e posta su un missile che, se lanciato, sarebbe in grado di raggiungere gli Stati Uniti.