Un ragazzo di colore rischia di annegare. Un bagnante italiano che, chissà perché, lo stava già riprendendo da prima, dal momento che si stava per tuffare, continua a filmarlo con il suo telefonino, persino nel momento di maggior pericolo. E lo fa senza scomporsi affatto. Per fortuna qualcuno corre a soccorrere l'africano. Ma quando le immagini registrano gli attimi del salvataggio, l'autore del video commenta stizzito: 'Perché non l'hanno lasciato annegare?'. Scene di una 'tranquilla' giornata d'estate con 'deriva' razzista. L'episodio è accaduto sulle rive del fiume Astico, in località Pria, provincia di vicenza, 'spiaggia' molto frequentata d'estate.

Il video amatoriale ha fatto il giro della Rete e sollevato un polverone.

Salvataggio con insulti razzisti

Un ragazzo africano si è arrampicato su una parete rocciosa per tuffarsi con altri amici. L'uomo che li riprende li definisce 'negroni' e sostiene che si siano impossessati di tutto. Quando è il suo momento, l'africano si tuffa di pancia. Forse è disorientato per la botta presa o non sa nuotare bene, o si è fatto veramente male, o l'acqua è troppo fredda, ma è in seria difficoltà e pare stia sul punto di annegare. L'uomo dal marcato accento dialettale veneto, lo riprende con il suo telefonino e continua a farlo anche nel momento in cui potrebbe annegare. Ciononostante resta immobile e continua a riprenderlo, sottolineando quel che accade sotto i suoi occhi con insulti e commenti razzisti dalla spiaggia amata e frequentata d'estate in prevalenza da vicentini.

'Ecco che si annega', commenta.

Perché non l'hai lasciato annegare?

Una persona fatta d'altra pasta, si tuffa e interviene a salvare il ragazzo africano imprudente. Ma l'autore del video commenta risentito: 'Perché non l'ha lasciato annegare? E si sente anche la voce di un altro amico che dice: 'Non gli dirà neanche grazie'.

Il video è stato caricato sulla pagina Facebook di Cronaca Vera che si scusa con i lettori per il turpiloquio. Le reazioni e i commenti degli utenti sono di vario genere. C'è chi si sdegna, ma c'è anche chi pare accanirsi. Un utente, ad esempio, ricorda che 'i neri ammazzano di botte un autista di Parma e poi noi li salviamo'.

Il riferimento è a una rissa scoppiata qualche giorno fa, tra un ragazzo africano di 20 anni e il conducente di un bus. La scena, ripresa da un telefonino è finita sui social tra polemiche. Episodi che raccontano un'altissima tensione sociale senza precedenti, Come l'aggressione gratuita ad Aqui di un 17 enne contro un africano richiedente asilo, anch'essa ripresa con il telefonino.

Divieto di tuffi

Resta il fatto che in quella località per evitare incidenti è vietato tuffarsi sia dal ponte che dagli scogli, pena una multa anche di 200 euro. Ma, tra la tradizione di fare tuffi e il pericolo della sanzione, pare vincere la prima opzione. Ed è una pratica che accomuna italiani di vecchia e nuova data, residenti di antico corso e nuovi arrivati.

Purtroppo non mancano gli incidenti. Proprio a fine agosto, un tragico epilogo: Christian Anin Nkoumo, 17enne originario della Costa d’Avorio, che era ospite della zia, è stato inghiottito dalle acque del fiume. Si era tuffato nel torrente gelato e non sapendo nuotare è morto annegato.