Circondato, insultato e picchiato senza alcun motivo, eccetto che "vantarsi" postando il video su Facebook. Vittima dell'aggressione da parte di un branco capeggiato da un 17 enne, è stato un ragazzo africano richiedente asilo. Ad Acqui Terme, in provincia di Alessandria, due minorenni sono stati denunciati dai carabinieri per istigazione a delinquere e lesioni personali ai danni di un coetaneo migrante. In realtà l'aggressione xenofoba all'extracomunitario. è avvenuta lo scorso 8 agosto. Ma se ne è venuti a conoscenza solo ora dopo un'indagine lampo avviata un paio di giorni fa dai carabinieri dopo che i responsabili hanno postato su Facebook un video fatto con un cellulare che mostra la sequenza criminale, visionata dagli inquirenti.

Il bullo che ha picchiato il ragazzo è stato identificato in poche ore dai militari del nucleo operativo di Acqui e denunciato con l'amico complice. I due sono stati anche segnalati alla procura per i minori di Torino. Ora le indagini proseguono per riuscire a identificare gli altri partecipanti alla vile aggressione, tra cui l’autore del video.

La sequenza dell'aggressione razzista

Nelle immagini girate con un cellulare, si vede il ragazzo di colore che ad Acqui, in prossimità del municipio, osserva dei resti archeologici. Il giovane migrante viene circondato da un gruppetto di bulli, forse 5 o 6, ma di loro uno solo si avvicina, lo strattona per poi picchiarlo, mentre gli altri lo incitano e uno riprende la scena.

Il ragazzo che gli si avvicina lo insulta, il migrante gli dice in inglese "don't touch me", nel frattempo gli altri lo deridono e continuano a provocare il ragazzo che aggredito reagisce, finché dopo spinte e strattonamenti, in una mossa viene sollevato da terra e scaraventato al suolo. In quel momento interviene un testimone, un uomo con la barba che si intravede nel filmato, ma i responsabili dell'aggressione fuggono.

Il testimone ha poi chiamato l'ambulanza, mentre il ragazzo picchioato faceva fatica ad alzarsi per il colpo ricevuto in testa. Il giovane africano, trasportato all’ospedale, è stato dimesso con una prognosi di 5 giorni per un lieve trauma cranico.

La denuncia della cooperativa

Il richiedente asilo aggredito, anche lui 17 enne, è ospite della cooperativa "Crescere Insieme" che gestisce progetti di inclusione e integrazione in provincia di Alessandria.

Quel giorno stava aspettando proprio che il pulmino della onlus passasse a prenderlo. La cooperativa che accoglie un centinaio di ragazzi, la maggior parte minori, ha fatto partire la prima denuncia dopo che era venuta a conoscenza di quanto accaduto. Ma solo ora ha saputo che l'aggressione era stata ripresa con un cellulare.

Le scuse del sindaco

Lorenzo Lucchini, primo cittadino di Acqui, ha condannato l'aggressione definendola un "atto vergognoso" e si è sentito di dover fare le sue scuse a nome di tutta la città al ragazzo africano. Inoltre, Lucchini ha annunciato che il comune si costituirà parte civile. Scuse sono arrivate anche dal 17 enne aggressore che sostiene di non essere razzista, ma di aver solo perso la testa, anche se non si capisce perché dal momento che non c'era stato alcun diverbio.

Nell'estate italiana contraddistinta da tanti e preoccupanti episodi razzisti, anche questo nuovo fatto è interpretato da alcuni come una spia allarmante di un odio sociale. Molto preoccupata, l'assessore alle Pari Opportunità della Regione Piemonte, Monica Cerruti, secondo la quale "il livello della discussione sulla questione migranti e immigrazione ha assunto in Italia toni che non sono più accettabili. Stiamo dando ai nostri ragazzi un pessimo esempio".