Si chiamava Milly Tuomey la giovane ragazza undicenne irlandese suicidatasi nella sua cameretta perchè ossessionata dal fatto che, per lei,l'idea di essere bella e attraente significava essere magra a tutti i costi.Da anni si sottoponeva a diete drastiche per raggiungere il peso forma e la linea perfetta fino a giungere a forme di autolesionismo esasperate.Con un taglierino appuntito aveva scritto sulla sua pelle la frase:'le ragazze belle non mangiano'. I fatti risalgono al periodo compreso tra novembre 2015 e gennaio 2016,ma sono stati resi noti solo ora alla stampa dopo la chiusura ufficiale del caso da parte dell'autorità giudiziaria competente.

Il suicidio programmato su Instagram

Milly, sul suo profilo Instagram, aveva descritto nei minimi particolari il suo piano di togliersi la vita. I suoi followers, preoccupati, avevano subito allertato i genitori che, a questo punto, presero la decisione di far visitare la propria figlia dal medico di famiglia. Durante questa visita, come ha raccontanto la madre Fiona, la giovane Tuomey disse chiaramente al dottore di soffrire di una profonda infelicità dovuta al suo aspetto fisico, di avere pensieri continui di autolesionimo e di desiderare ardentemente di morire.Il papà Tim e la mamma Fiona decisero, allora, di far sottoporre a visita psicologica Milly presso la clinica privata di consulenza e psicoterapia An Cuan di Dublino.

Sfortunatamente, lo psicologo che doveva occuparsi della ragazzina 11enne aveva già troppi pazienti in cura e per questo motivo venne assegnata ad una terapeuta d'arte che non era tanto qualificata a valutare un caso clinico-psicologico così complesso. Tuttavia, dopo varie sedute nelle quali Milly venne incoraggiata ad esplorare le sue emozioni attraverso mezzi verbali e visivi, la terapista consigliò alla madre di prendere un appuntamento urgente con i servizi di salute mentale per l'infanzia e l'adolescenza poiché temeva che la sua paziente potesse mettere in atto gesti estremi.

Il diario e la morte

La prima visita venne fissata per il 30 gennaio 2016, ma quando la mamma di Fiona scoprì il diario della figlia sotto il letto della sua stanza con dei medicinali e lesse il contenuto rimase terrorizzata e cercò in tutti i modi, insieme al marito, di anticipare, quanto prima, l'appuntamento presso l'istituto di igiene mentale.

Dagli operatori sanitari, purtroppo, gli fu risposto che non era possibile a causa dell'avvicinarsi delle festività natalizie e gli venne consigliato di far ricorso al pronto soccorso più vicini nel caso si fossero verificati dei problemi.Il primo gennaio 2016 la tragedia nonostante che tutta la famiglia aveva costantemente tenuto Milly sotto osservazione sia di giorno che di notte: aveva cenato e guardato un film inseme a sua sorella e ai suoi genitori poi, dopo aver detto di essersi annoiata si ritirò nelle sua camera da letto e li, pochi istanti dopo, venne trovata in condizioni critiche. Aveva assunto una forte dose di barbiturici.Venne immediatamente chiamata un'ambulanza e fu portata all'opsedale dei bambini di Nostra Signora dove morì il 4 gennaio.Lo psichiatra Dott.re Antoinette D'Alton, durante l'inchiesta, ha dichiarato:'i bambini irlandesi da sette anni in su hanno iniziato a manifestare idee suicide.

Anni fa sarebbe stato inimmaginabile. Esiste un percorso assistenziale ma, a tutt'oggi, risulta insufficiente'. L'Irlanda è attualmente al quinto posto in Europa nei casi di suicidi registrati tra i dieci e i quattordini anni di età.