Marco Carrai è stato consulente di Unicredit quando Federico Ghizzoni ne era ancora amministratore delegato e, forse, lo è ancora. La clamorosa rivelazione arriva dal quotidiano online lanotiziagiornale.it con un articolo firmato da Stefano Sansonetti. Secondo le informazioni raccolte dal giornalista e confermate in parte dallo stesso Carrai, l’intimo amico di Matteo Renzi sarebbe stato in ottimi rapporti professionali con Ghizzoni anche all’inizio del 2015, quando l’ex ad ricevette l’ormai famosa mail con la richiesta di notizie su Banca Etruria, l’istituto di credito all’epoca vicepresieduto dal padre di Maria Elena Boschi.
Circostanza che spiegherebbe il tono informale con cui Carrai si rivolse a Ghizzoni. Ma non solo, perché, se fosse confermato che ‘Marchino’, come lo chiamano gli amici, avesse ottenuto consulenze da Unicredit durante il governo Renzi, Ghizzoni dovrebbe rispondere, almeno moralmente, del fatto di aver avvicinato di proposito un membro del Giglio Magico. Per ottenere favori in cambio? E poi, resta il dubbio che Carrai rivesta ancora il ruolo di consulente di Unicredit, visto che l’ufficio stampa della banca non ha risposto alle domande di Sansonetti.
I rapporti tra Carrai e Ghizzoni
“Confermo di aver avuto, in svariate occasioni, il piacere di incontrare, a livello professionale e nella mia veste di consulente, il dr.
Federico Ghizzoni, a cui mi lega profonda stima”. Con queste parole Marco Carrai ha cercato di giustificare l’invio della mail, avvenuto il 13 gennaio 2015, all’allora ad di Unicredit Ghizzoni. Si tratta della mail, tirata fuori dal cilindro dallo stesso banchiere mercoledì scorso, durante la sua audizione di fronte alla commissione parlamentare sulle banche, in cui l’amico di Renzi chiede notizie di Banca Etruria. Eccone il testo: “Ciao Federico, solo per dirti che su Etruria mi è stato chiesto di sollecitarti se possibile e nel rispetto dei ruoli per una risposta”.
Chi è il cliente misterioso che ha chiesto a Carrai di ‘sollecitare’ Ghizzoni per Etruria?
La mail appena citata e il rapporto di confidenza intercorso tra i due, spiegano il tono colloquiale della missiva.
Ma non spiegano, né tantomeno lo fanno Carrai e Ghizzoni, chi fosse il misterioso cliente di Carrai che gli aveva chiesto di mettersi in moto per ottenere informazioni sul destino di Etruria. Sulla vicenda aleggia il sospetto, una certezza secondo Sansonetti (confermata anche da Carrai) che il membro del Giglio Magico fosse stato ingaggiato come consulente di Unicredit attraverso due società: la Cambridge Management Consulting Labs e la società di cybersecurity Cys4. Se allo scopo di ingraziarsi il governo Renzi non è chiaro né provabile al momento. Fatto sta che l’ufficio stampa di Unicredit, interpellato da lanotiziagiornale.it sull’eventualità che Carrai sia ancora consulente della banca, ha risposto con un secco “Unicredit non commenta”.