Omicidio Pamela Mastropietro: oggi alle 14.00 è prevista l’udienza per il fermo di altri 2 nigeriani, intanto dall’autopsia del corpo della povera ragazza è emerso che sarebbero state fatali 2 coltellate al fegato ed un colpo alla testa. Dopo l’ipotesi del medico legale di qualche giorno fa, oggi arriva la conferma della ragionevole causa di morte violenta.

I Ris tornano sulla scena

Ieri, 12 febbraio 2018, i carabinieri dei Ris, sono tornati nell’attico di Via Spalato per prendere tutte le impronte che si trovano nel salone e nel piccolo corridoio che porta alle due camere da letto dell’abitazione. Impronte che verranno comparate con quelle dei 3 nigeriani, che si trovano nel carcere di Montacuto in provincia di Ancona, il gip di Macerata Giovanni Maria Manzoni nell’udienza di oggi dovrà decidere le sorti dei 3 indagati.

Tentata fuga

Quello che sappiamo è che Awelima Lucky, l’ultimo uomo fermato e poi arrestato per la morte di Pamela, è stato bloccato dalle forze dell’ordine alla stazione di Milano in procinto di partire per la Svizzera.

Il 27enne nigeriano ha affermato di non essere mai stato nell’appartamento di via Spalato e anche se ha ammesso di conoscere da tempo Innocent Osenghale, ribadisce che non lo frequentava.

Le intercettazioni telefoniche

A rendere ancora meno convincente le dichiarazioni dei 3 nigeriani accusati d’omicidio, ci sono le intercettazioni telefoniche, ed i segnali che in quel pomeriggio del 30 gennaio 2018, i 3 cellulari degli 3 indagati erano agganciati alla stessa cella, proprio quella che corrisponde all’abitazione dov’è avvenuta la tragedia.

In attesa delle conferme di questi ultimi sviluppi, gli inquirenti affermano che c’è un quarto sospettato ma carabinieri tengono a precisare che non si tratta di un’indagato, ma solo di un sospetto, la precisazione con un fondamentale utilizzo di condizionale è d’obbligo in quanto potrebbe aver aiutato il trio nigeriano.

Anche le sue impronte verranno confrontate con quelle rinvenute nel piccolo attico di 70 metri quadri di via Spalato.

Il punto

Ancora molti punti interrogativi costellano la vicenda sulla morte della giovane 18enne Pamela Mastropietro, primo fra i quali il perché di questo truce delitto. Mentre si cerca di fare chiarezza, il dubbio di una ipotetica overdose della giovane vittima è stata fugata.

Ad oggi l’unica certezza, ottenuta grazie alla seconda autopsia effettuata sulla vittima è quella dei colpi sferrati alla testa e all’addome, confermando così l’omicidio colposo.