Davvero incredibile quello che sta emergendo in queste ore da un'inchiesta del Times, stando infatti a quanto asserisce il famoso quotidiano Londinese un clamoroso scandalo vedrebbe coinvolti alcuni membri di spicco dell' Oxfam una delle principali associazioni umanitarie britanniche.
L'Organizzazione avrebbe coperto alcuni suoi operatori umanitari
Da quanto emerge, l'Oxfam una confederazione di organizzazioni umanitarie con sede ad Oxford, avrebbe deliberatamente coperto alcuni suoi operatori impegnati nelle zone del devastante Terremoto di Haiti del 2010 che si sarebbero resi protagonisti di scandali di natura sessuale; stando all'inchiesta alcuni membri dell'organizzazione umanitaria avrebbero utilizzato parte dei fondi raccolti a sostegno delle popolazioni terremotate dell'isola caraibica per ingaggiare giovani escort (si sospetta anche che siano coinvolte minorenni) tra l'altro i festini a luci rosse si sarebbero consumati in Hotels e alloggi pagati dall'Organizzazione.
Lo scandalo ha colpito l'intero Regno Unito
Sullo scandalo è intervenuto anche il Governo Britannico che oltre a definire scioccanti tali notizie, invoca a gran voce un'inchiesta completa ed urgente chiamata a fare piena luce sui fatti. L'accusa mossa nei confronti dell' Oxfam da parte del Times è quella in primis di aver insabbiato un'indagine interna su tale scandalo. Detta indagine, risalente al 2011, si concluse con il licenziamento e le dimissioni volontarie di alcuni membri dell'organizzazione, tra cui l'allora direttore delle operazioni ad Haiti il sessantottenne Belga. Roland Van Hauwermeiren che stando all'inchiesta all'epoca riconobbe la sua piena responsabilità e collaborò alle indagini ragion per cui gli fu concessa la possibilità di presentare spontaneamente le sue dimissioni sanando di fatto con tale gesto la sua situazione.
In occasione di quell'inchiesta interna fu l'allora Presidentessa dell'Oxfam Barbara Stocking che si adoperò in prima persona per cercare di evitare che vi fossero ulteriori conseguenze per l'immagine dell'organizzazione che gestisce ogni anno circa 400 milioni di Euro di finanziamenti pubblici e privati, insabbiando di fatto l'inchiesta.
Coinvolta nelle polemiche anche la Charity Commission , istituzione britannica preposta al controllo delle organizzazioni umanitarie, la quale pur avendo ricevuto un rapporto nel 2011 sui fatti oggetto dell'attuale scandalo, non intervenne adducendo a giustificazione di tale mancato intervento il fatto che quel rapporto era incompleto e privo dei tanti particolari successivamente emersi grazie all'inchiesta del Times.
Una brutta storia insomma a margine di un evento naturale catastrofico come quello del terremoto di Haiti che causò nel 2010 sul'isola caraibica ingenti danni ed oltre 300.000 vittime, che speriamo non vada ad infangare l'ammirevole lavoro svolto dai tanti operatori di associazioni umanitarie che giornalmente si adoperano per aiutare il prossimo.