È accaduto a Murcia, nella moderna Spagna: una bambina undicenne, mentre si trovava in casa con i genitori, ha accusato forti dolori allo stomaco e alla zona addominale. La paura che potesse trattarsi di qualcosa di grave, li ha spinti a chiamare subito un'ambulanza, perché fosse trasportata subito in ospedale.

Sorpresa per i medici e per tutti

Al loro arrivo, e dopo aver esaminato la giovane, i medici si sono trovati davanti ad una ragazzina in travaglio. Grande stupore da parte loro, della famiglia e della ragazzina stessa. Questi ultimi si sono dichiarati immediatamente ignari del fatto che la figlia fosse incinta.

La bambina ha dato alla luce un bambino. Madre e figlio stanno bene, e restano ricoverate presso l'ospedale Virgen de la Arrixaca di Murcia.

Fatti inauditi

Fatto sconvolgente, emerso dalle indagini della Polizia Nazionale, è che il padre del bambino è il fratello quattordicenne. All'epoca dei fatti, essendo i due minorenni, ed il loro rapporto consenziente, la legge non contempla alcun crimine, anche se le indagini non sono ancora concluse, e la Polizia indaga per essere certa che i fatti siano andati realmente così.

Le leggi in Spagna in materia

Dal 2013, in Spagna, un giovane di 16 anni ( l'età è stata innalzata perché prima di allora era di 13 anni), può avere rapporti consenzienti con un adulto.

Al di sotto di questa soglia di età, l'adulto può essere incriminato per abusi, e rischia una condanna che va dai 2 ai 6 anni di carcere. Se invece i due che hanno rapporti sessuali, sono entrambi minori, non incorrono in nessuna pena. Dato sconcertante che in Spagna, nei primi sei mesi del 2017, l'Istituto Nazionale di Statistica ( INE ), calcola che sono diventate mamme 197 ragazze di 15 anni e 359 di 16.

Attraverso dati certi, invece, nel 2016, le madri con età al di sotto dei 15 anni, sono state 111.

Le indagini non sono ancora concluse

Le indagini sono ancora aperte. I servizi dei minori di Murcia si faranno carico della ragazza e del bambino, assumendone la custodia provvisoria, secondo quanto emerge dal Ministero della Famiglia e delle Politiche Sociali, della comunità autonoma.

I servizi sociali stanno invece svolgendo indagini per appurare che non ci sia stata violenza nei confronti della bambina da parte del fratello, come indicato dai membri della famiglia. Verranno inoltre condotti dei test, per stabilire la paternità del bambino. Anche se di violenza, comunque le indagini si concludano, sempre, evidentemente, si tratti.