Era fatto così fabrizio frizzi: discreto e riservato, non amava ostentare le sue virtù. Tantomeno esibiva i gesti di estrema generosità di cui si è reso protagonista nella sua vita. Così, fino ad oggi, nel giorno in cui la famiglia, gli amici, il mondo della tv, il pubblico, tutti piangono il conduttore gentiluomo, in molti non conoscevano un suo gesto di abnegazione estrema.

Nel 2000, in forma anonima, donò il midollo osseo a una bambina, Valeria Favorito. All'epoca aveva 11 anni, era malata di leucemia mieloide acuta e aveva urgente bisogno di un Trapianto. E così è stato. Il famoso conduttore le ha salvato la vita.

Valeria, che oggi ha 30 anni, proprio qualche giorno fa è venuta a Roma a portargli l'invito al suo matrimonio. Desiderava che fosse il testimone di nozze. Il destino ha deciso diversamente: dopo l'ischemia che l'aveva colpito lo scorso 23 ottobre, a 60 anni, il volto gentile della tv italiana è morto stanotte all'ospedale Sant'Andrea di Roma per un'emorragia cerebrale.

Oltre le infinite pagine di televisione, lascia in 'eredità' una storia esemplare che lo vede protagonista.

Una storia esemplare

In Frizzi c'era sempre l'essere umano, mai il personaggio: non recitava altro che se stesso. E così nel 1994 la sua sensibilità spiccata lo portò a non accontentarsi di condurre maratone benefiche di Telethon o manifestazioni di solidarietà quali La partita del cuore. Si iscrisse al registro dei donatori di midollo osseo. Perché la solidarietà la voleva praticare in prima persona. 'Ho pensato non bastasse chiedere la disponibilità della gente in tv', spiegò poi. Nel 2000 era giunto il momento: era stato chiamato perché il suo midollo era compatibile con quello di Valeria Favorito, una bambina di 11 anni affetta da una gravissima forma di leucemia che rischiava di morire perché nessuno dei suoi familiari poteva donarle le cellule staminali.

All'epoca Frizzi stava girando una fiction e conduceva con Romina Power il programma 'Per tutta la vita'. Anziché i cinque giorni di prassi di ricovero tra prelievi e post intervento, Frizzi si concesse solo 48 ore per procedere con la donazione per poi tornare a lavoro. Fu proprio la Power a dire che aveva saltato la conduzione di una puntata del sabato per compiere un gesto molto bello, una cosa importante per qualcuno. Ma lui non rivelò nulla. E all'epoca Valeria sapeva solo che il suo salvatore era maschio, aveva 41 anni e veniva da Roma.

Valeria scopre il suo donatore

Ma quella puntata le aveva messo la pulce nell'orecchio. Per legge il donatore deve restare anonimo. Per alcuni anni è stato così.

Ma Valeria cercava il suo angelo. Dopo 3 anni dal trapianto, nel 2003 con la nuova legge, non era più possibile conoscere il donatore. Allora scrisse una lettera in anonimato al centro trapianti di Verona. Non contava su una risposta, invece arrivò: una lettera firmata Fabrizio a cui seguirono missive per altri tre anni. Convinta fosse Frizzi il suo benefattore, nel 2006 in occasione della partita del cuore a Verona, Valeria è andata allo stadio a conoscerlo: si sono riconosciuti e abbracciati. A lui ha dedicato una lettera di ringraziamento letta durante una trasmissione in diretta che l'aveva commosso. In un passaggio Valeria gli ha scritto: 'La generosità è una parola con cui tanti si riempono la bocca, tu invece con la semplicità e la riservatezza l'hai fatto davvero: mi hai donato il tuo midollo osseo e ora il mio sangue è il tuo sangue.

Grazie fratellone'.

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Ho perso un fratello

Oggi Valeria ha pianto tanto. "Era il mio angelo su questa terra. Ho perso un fratello", ha detto. Da quando si erano conoscuti, Fabrizio era stato al compleanno per i 18 anni della ragazza, poi ai 20 anni. Le faceva gli auguri a ogni ricorrenza ed erano sempre in contatto. Giorni fa lei gli ha portato l'invito al suo matrimonio. Ci teneva tanto Fabrizio alla "sorellina di sangue", ma le ha detto con sincerità: "Valeria non ti prometto niente, vorrei esserci, ma oggi sto bene, domani non so".