È stato registrato all’Anagrafe di Torino il figlio di due madri. Si tratterebbe della prima volta in Italia, una vera e propria svolta epocale per il nostro Paese poiché, mai prima d’ora, un cittadino italiano aveva potuto fare questo tipo di scelta senza la specifica disposizione da parte di un tribunale.
Primo bambino nato da due mamme riconosciuto in Italia: ecco dove è accaduto
Figlio di due madri fin dalla sua nascita. Grazie alla sindaca Appendino è stato raggiunto un risultato molto importante che si rivolge a tutte le famiglie ‘omogenitoriali’.
Il risultato è stato raggiunto anche grazie a tutti coloro che in questi lunghi anni si sono battuti per il possibile riconoscimento dei diritti di genitorialità uguali per tutti. La sindaca di Torino Appendino ha trascritto nell'anagrafe torinese gli atti di nascita di tre bambini di due coppie omosessuali, una composta da due uomini e una da due donne. All’atto della registrazione erano presenti, oltre alla sindaca, anche l'assessore alle Famiglie e quella all'anagrafe che per la prima volta in Italia si sono trovati di fronte alla trascrizione di forme diverse di genitorialità che, in modo del tutto legittimo, hanno richiesto il riconoscimento della loro famiglia, luogo nel quale amare e crescere insieme i propri figli.
Figli di coppie omosessuali: gesto di libertà e di amore
Era stata annunciata, nei giorni scorsi, dalla sindaca di Torino chiara appendino, la sua intenzione di dare diritti ‘alla pari’ anche a quei genitori ritenuti ‘diversi’. Infatti, questa mattina è stato firmato l'atto grazie al quale tre bambini, dei quali due gemelli, sono stati legalmente iscritti all’anagrafe della città di Torino.
Bambini concepiti con le tecniche di procreazione assistita di tipo eterologo, come il figlio delle due mamme Chiara Foglietta, consigliere comunale di Torino, e la sua compagna Micaela Ghisleni, che era nato lo scorso 13 aprile e che, dopo il rifiuto da parte dell’ospedale Sant’Anna per la registrazione della nascita del loro bambino, si sono viste rifiutare il relativo riconoscimento che sarebbe poi arrivato grazie all’intervento della sindaca di Torino.
L’Appendino, infatti, aveva annunciato nei giorni scorsi, la sua intenzione di ‘forzare la mano’ per permettere il riconoscimento totale per le famiglie omosessuali, formate cioè da sole mamme o da soli papà. La genitorialità e l’amore di una famiglia sarebbe un diritto che supera qualsiasi definizione imposta dalla società e, con questo principio, la Città di Torino si trova davanti ai primi inediti casi di forme di famiglia, in un Paese non ancora del tutto pronto a riconoscere in modo legale questo tipo di famiglie. Ostacoli burocratici, difficili da superare, con l’auspicio di aprire, con la nuova svolta avvenuta nel comune torinese, un dibattito urgente in tema di diritti uguali per tutti.