buonabitacolo, un piccolo paese tra Campania e Basilicata, si ritrova incredulo e spiazzato. Piange la morte di Antonio Alexander pascuzzo, 18 anni, ritrovato ieri pomeriggio cadavere con sette coltellate al petto in una scarpata nei pressi del fiume Peglio, nei pressi del campo di calcio di Buonabitacolo. La macabra scoperta è stata fatta dalla Protezione Civile del posto.

Subito allertate le forze dell'ordine per i primi esami, in attesa dall'autopsia e della restituzione del corpo ai familiari per i funerali.

La scomparsa

Venerdì 6 aprile, verso le otto di sera, Antonio riceve una telefonata, dice allo zio di scendere per andare a comprare le sigarette. È l'ultimo aggancio con la famiglia, poi il nulla. Antonio vive da qualche mese a casa dello zio, il fratello del padre, in quel di Buonabitacolo. È arrivato da lontano, dal Perù: viveva con la madre nella nazione dei giacimenti d'oro e delle birre. Aveva voglia di ricongiungersi col padre, costretto per motivi di lavoro a stare spesso lontano da casa e quindi ad affidare Antonio al fratello.

Il ragazzo ha poca voglia di studiare, decide di rimandare l'appuntamento coi libri all'anno scolastico che verrà, dopo aver scelto un istituto tecnico in grado di soddisfarlo. Ma è un tipo di tranquillo, che cerca subito di far amicizia in una realtà per lui completamente nuova, dove i riferimenti sono pochi e gli svaghi pochissimi. Chi lo chiama quel venerdì? Dove si dirige ? Domande ancora senza risposte, come in altri casi di altri posti d'Italia.

Le ricerche e le indagini

Per oltre una settimana tutto il paese cerca di scovarlo, di seguire una traccia. Scattano gli appelli ai giornali, verso i social media, nei negozi. Anche la trasmissione Chi l'ha visto? viene interpellata (non farà in tempo ad occuparsene).

Buonabitacolo è scossa. In un paese di 2500 anime, dove tutti sanno di tutti, Antonio non si trova. Passano i giorni, aumentano le paure e i timori. Nessun contatto, nessun segnale. Antonio è scomparso nel nulla. Si arriva fino al sabato pomeriggio. Alcuni volontari della Protezione Civile, perlustrando una scarpata nei pressi del fiume, ritrovano il cadavere di Antonio, integro ma ferito brutalmente da coltellate. I carabinieri di Sala Consilina avviano le primissime indagini. Nella tardissima serata di sabato, fermano un ragazzo, Il presunto colpevole o semplicemente uno che sa qualcosa di rilevante sulla vicenda? Non trapela di più.

Il sindaco e i timori

Il primo cittadino Giancarlo Guercio è scosso.

Oltre alle parole di vicinanza e conforto alla famiglia di Antonio, dichiara sconcerto: "Buonabitacolo è stato un paese sempre al riparo da delinquenza, fatti di sangue, atti di violenza. Cosa succede al nostro paese? Cosa accade ai nostri giovani? Sono domande per l'intera comunità, non possiamo arrenderci al destino quando accade una tragedia come questa".