Un braccialetto legato al polso degli operatori ecologici che operano nella città di Livorno prossimamente invierà un impulso elettronico ogni volta che l'operatore svuoterà un cestino. Secondo l'agenzia vincitrice dell'appalto, si tratta di una manovra che faciliterebbe il controllo del lavoro, impedendo rallentamenti e migliorando la produttività. L'agenzia in questione gestirà solo una parte dei servizi di pulizia stradale e non i dipendenti dell'Aams, l'azienda municipale.

I sindacati però non la pensano allo stesso modo. La polemica si accende, accusando l'agenzia di aver emulato il “Modello amazon”.

Non molto tempo addietro, infatti, una polemica si era accesa a causa di un identico progetto presentato da Amazon. Anche nel caso dell'azienda di commercio elettronico statunitense, una delle più grandi al mondo, era stato previsto un braccialetto elettronico per controllare i movimenti dei dipendenti. L'azienda ha dichiarato fieramente di aver ottenuto due brevetti per i bracciali che, come accade in questi giorni a Livorno, avrebbero lo scopo di massimizzare la produttività dei dipendenti.

Un affronto alla privacy dei Lavoratori, potremmo dunque dire, i quali non sembrano essere molto entusiasti della proposta. E tra aziende e sindacati si solleva immediatamente un'enorme discussione. La dignità e la tutela dei diritti dei lavoratori sono garantiti non solo dalla Costituzione, ma anche dalla legge 300/1970 dello Statuto dei Lavoratori: l'articolo 2 sancisce chiaramente il divieto di assunzione di guardie giurate e/o apparecchi audiovisivi atti a vigilare sull'attività lavorativa dei dipendenti.

Il lavoro come fonde di identità, autostima, realizzazione

Il lavoro è, nella sua più semplice definizione, inteso come qualsiasi attività che implica l'impiego di energie, fisiche o intellettuali, al fine di produrre beni o prestare servizi. Esso è regolamentato da leggi e ha dei fini retributivi. Accanto al fine retributivo però, il lavoro, nella sua valenza sociale e personale, è costellato da numerose altre motivazioni che lo rendono non solo mezzo per la sopravvivenza e per il benessere economico; ma anche strumento di integrazione sociale, di realizzazione individuale e, per l'appunto, dignità.

L'essere lavoratori in un certo campo, qualunque esso sia, contribuisce intanto alla sensazione di appartenere ad un gruppo. L'appartenenza al gruppo è fondamentale per l'identità personale di tutti gli esseri umani ed è per questa ragione che il lavoro assume la connotazione di strumento per il rafforzamento dell'identità.

La realizzazione lavorativa è inoltre necessaria a incrementare il senso di autostima e di autoefficacia: percepire di essere utili all'economia, alla famiglia, alla propria sussistenza e, soprattutto, sentirsi “in grado di”.

Sentirsi capaci di svolgere un'attività nel modo corretto ed essere ricompensati per lo svolgimento di questa attività. La mancanza di un lavoro può inoltre tradursi nell'enorme disponibilità di tempo libero che, in buona parte dei casi, tende ad essere impiegato in modo poco sano, rischiando di degenerare dando vita ad un circolo vizioso fatto di inerzia e demotivazione.

Il lavoro dignitoso

La necessità di trovare ed offrire un lavoro che sia dunque considerato dignitoso, è fondamentale affinché si crei un clima lavorativo stabile, produttivo e non nocivo per i lavoratori stessi. Un ambiente lavorativo nocivo è infatti dannoso sia per il singolo individuo, sia per l'organizzazione nella sua interezza: il lavoratore rischierà di incorrere in numerose conseguenze.

Tra queste: insoddisfazione, frustrazione e demotivazione, che rischiano di tradursi presto in condizioni psico-fisiologiche al limite, come nel caso dello stress lavoro-correlato, il quale ha chiari riscontri negativi anche sulla salute fisica, e non solo mentale del dipendente. Un alto tasso di lavoratori demotivati, o nel peggiore dei casi ammalati, condiziona inevitabilmente anche la produttività di un'azienda stessa.

Dunque, per interesse del lavoratore e per interesse proprio dell'azienda, è importante che il clima all'interno delle organizzazioni sia sempre quanto più possibile favorevole allo svolgimento delle attività lavorative. È per queste ragioni che negli ultimi anni si è approfondito lo studio, da parte della comunità psicologica, delle conseguenze di un lavoro poco dignitoso o svolto in condizioni sfavorevoli alla creazione di un ambiente sano.

Tra queste, per accennare, citiamo le azioni di mobbing sul posto di lavoro, il burnout e, di nuovo, lo stress lavoro-correlato.

Anche se questi tre fenomeni sono stati recentemente centrali nelle discussioni rispetto alla sicurezza sul posto di lavoro, pare che ancora oggi i passi da fare in merito siano tanti. Sulla questione dei braccialetti, Amazon non, è ancora aperta ad una discussione, la quale però dovrebbe tener conto degli effetti di una tale condizione lavorativa sui dipendenti e sulla produttività delle stesse aziende.