La vita spesso si rivela crudele, con la morte che non guarda negli occhi niente e nessuno. L'ultimo caso riguarda quello di un aracnide ucciso non dal passare degli anni, o dall'uomo come spesso accade, ma da una violenta e letale puntura di una vespa killer. Un caso vero e proprio che ha smosso perfino l'Università Curtin di Perth la quale ha dedicato uno spazio importante all'accaduto, poichè, scientificamente, si tratta di un evento molto significante, e adesso vedremo perchè. Il fatto è stato riportato sul magazine 'Pacific Conservation Biology' che ha estratto uno spazio sulla rivista proprio dedicandolo alla morte di un ragno 'particolare', il più anziano, almeno fra quelli noti agli scienziati.

All'età di 43 anni si è spento un esemplare di Gaius villosus appartenente alla famiglia delle Idiopidae. Evento raro ed unico visto che, al contrario di quanto accade con gli esseri umani, la vita di un ragno solitamente non arriva nemmeno ad un decennio, si attesta statisticamente fra i due e i tre anni.

Ecco chi è stato ad uccidere l'aracnide

La morte dell'aracnide più anziano del mondo è stata, come detto, comunicata dall'Università di Perth che si occupa di tracciare la sopravvivenza di alcuni esseri animali fra i quali l'esemplare femmina che aveva trovato il suo habitat naturale nella riserva di North Bangulla, luogo raggiunto veramente grazie ad una ricercatrice dell'Australia che aveva trovato l'aracnide nel 1974.

All'interno della riserve, e per uno scopo scientifico, all'esemplare era stato dato il nome di 'numero 16' come identificativo. Sulla rivista prima citata sono state riportate anche le abitudini della specie in questione che è solita vivere nascosta avvolta nella sua ragnatela, dalla quale esce solo per agguantare qualche preda.

Nel gergo viene chiamato anche ragno a botola, appellativo dato proprio da chi in questi anni si è preso cura dell'esemplare più longevo al mondo, che fa parte comunque di una specie che statisticamente vive più del normale: l'età media va dai 5 ai 20 anni. Sono sopratutto le femmine a vivere di più, proprio come nel caso della numero 16 (che stava comunque benone, morta solo per colpa della puntura killer), poichè rispetto ai maschi hanno uno stile di vita più tranquillo, sono infatti quest'ultimi ad occuparsi della caccia e della costruzioni dei rifugi.

L'aracnide femmina infatti sta sempre seduta e non fa particolari sforzi.

Il caso che sta spopolando ovunque

Nonostante l'affetto degli addetti ai lavori, scientificamente il Gaius villosus è considerato un ragno 'brutto', peloso e grasso. Chi ne viene morso non ha mai conseguenze mortali, se non qualche lieve fastidio o dolore articolare per un paio di giorni. Si può incontrare facilmente in qualsiasi giardino proprio perchè meno pericoloso del ragno violino, che sta dominando le notizie di cronaca per la potenza dl suo veleno. Questa specie, come avrete ormai capito, vive sopratutto al sud, nella fascia mediterranea, anche se fino al caso di qualche giorno fa, quello dell'uomo 59enne che è stato morso dall'aracnide, pochi lo conoscevano.

L'ufficiale di polizia ha rischiato la vita e lo stesso trattamento è riservato a tutti coloro che sciaguratamente entrano in contatto con il violino. Se non si procede con le cure immediate, il rischio è quello di vedersi compromesse funzionalità ed organi vitali, quali cuore e fegato. Il consiglio è quello di prestare sempre attenzione alla specie di ragno dalla quale si viene punti, magari grazie all'ausilio degli esperti in malattie infettive.