Poco fa, precisamente alle 18,41 (ora italiana), una nuova scossa di Terremoto ha colpito il Centro Italia. Secondo l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia INGV, da stime preliminari, il sisma avrebbe avuto un'intensità pari a magnitudo 3.9 della scala Richter. L'epicentro sarebbe stato individuato a soli 2 chilometri da Muccia, comune della provincia di Macerata, nelle Marche. L'ipocentro sembra sia stato calcolato intorno ai 10 chilometri di profondità.

Il centro sismologico della zona euromediterranea non sembra confermare, per il momento, i dati preliminari forniti dall'INGV.

Infatti, secondo EMSC, l'evento avrebbe avuto una magnitudo pari a 4.3 della scala Richter e un ipocentro molto più profondo, circa a 60 chilometri dalla superficie.

La scossa è stata notevolmente avvertita dalla popolazione dei comuni situati nell'Appennino Centrale, in particolare a Foligno, Perugia e Gualdo Tadino in Umbria; Visso, Amandola, Fabriano, Ascoli Piceno, Fermo e Camerino, dove la gente si è riversata nelle strade per timore di crolli; fino alle città costiere sul Mar Adriatico come Falconara Marittima, Ancona e San Benedetto del Tronto.

Si è risvegliato il sistema di faglie a nord del cratere sismico del 2016-2017

Se da qualche settimana le scosse sembravano aver concesso una breve pausa alle popolazioni stremate dell'Appennino Centrale, oggi sembra che si sia risvegliato il sistema di faglie a nord del cratere sismico della sequenza - lo ricordiamo, ancora attiva - iniziata con il terremoto del 24 agosto 2016 ad Amatrice.

Infatti, nel cuore della notte, un terremoto di intensità pari a 4.0 della scala Richter ha colpito la medesima area, rigettando la popolazione nel panico. Solo qualche giorno fa una scossa di magnitudo 3.9 della scala Richter aveva invece colpito L'Aquila, considerata fuori dal cratere sismico del 2016-2017.

Che sta succedendo sull'Appennino e cosa ci si deve aspettare?

Parla il sismologo Antonio Moretti

Il sismologo Antonio Moretti tiene a precisare che "non si sa come evolverà questa situazione, ma non si può escludere una propagazione della rottura verso NNW, anche con eventi di media energia".

Il terremoto del 1799

Il 28 Luglio 1799 una scossa di magnitudo pari a 6.2 della scala Richter colpì l'area fra Camerino e Fabriano, provocando gravi danni ai comuni limitrofi e causando 104 vittime, 43 delle quali a Camerino, centinaia di feriti e migliaia di sfollati.