Il noto dermatologo Matteo Cagnoni, 53 anni, è stato condannato all'ergastolo dalla Corte d'Assise di Ravenna per l'assassinio della moglie, Giulia Ballestri. La 39enne venne uccisa a bastonate nel 2016: Matteo Cagnoni è stato così condannato per omicidio pluriaggravato. I magistrati hanno imposto a Cagnoni di risarcire inoltre tutte le parti civili. Le motivazioni verranno depositate tra 90 giorni. La signora Ballestri venne massacrata in una villa nel centro di Ravenna. Un crimine così efferato che il pm parlò di vera "mattanza". Il marito venne trovato dalle forze dell'ordine 3 giorni dopo nella villa del padre, a Firenze.

Per lui scattarono subito le manette. Poi le indagini e adesso la sentenza del Tribunale.

Ravenna: dermatologo si dice innocente

La Corte d'Assise di Ravenna ha dunque emesso il suo verdetto riguardo al caso Cagnoni. Il dermatologo (non presente in aula durante la lettura della sentenza) aveva rimarcato, prima della condanna, di essere innocente e che tra lui e la moglie c'era una grande sintonia. Nel corso dei discorsi conclusivi, in aula, gli avvocati del medico avevano chiesto l'assoluzione per il loro assistito "per non avere commesso il fatto", o quantomeno lo stralcio delle due circostanze aggravanti contestate, quelle della crudeltà e della premeditazione. I legali avevano anche menzionato le recenti decisioni della Corte di Cassazione sui casi Stasi e Parolisi.

Giudici di Ravenna non accolgono la richiesta dell'isolamento diurno per un anno

Cristina D'Aniello, il pm, aveva chiesto per Matteo Cagnoni l'ergastolo con isolamento diurno per 12 mesi. La pubblica accusa ha sottolineato in aula che il movente del delitto è la separazione richiesta dalla moglie, che tra l'altro aveva un nuovo compagno.

La Corte d'Assise di Ravenna ha rigettato la richiesta dell'isolamento diurno per un anno. Il verdetto è stato emesso a Ravenna, la città dove è stato ritrovato il corpo senza vita di Giulia Ballestri. Il dermatologo, molto rinomato, aveva lavorato anche all'ospedale di Careggi. Finora Cagnoni non ha mai ritrattato la sua versione, confermando la sua innocenza anche in dibattimento, dove aveva voluto rilasciare dichiarazioni spontanee.

"Amavo Giulia, era il mio baricentro. Dentro aveva qualcosa di speciale", aveva detto il dermatologo Cagnoni davanti ai magistrati di Ravenna, volendo poi esprimere qualche riflessione di cui, fino ad allora, non si era mai accennato in aula. L'uomo aveva smentito che il rapporto con la moglie fosse basato sul modello 'taci e sii bella', ribadendo di essere stato colpito dalla sua semplicità, dalla sua simpatia e "della sua veloce capacità di battuta".