Una ginecologa abruzzese si sarebbe rifiutare di visitare una paziente perché troppa grassa. Questa è la versione resa da una ventisettenne di Chieti che, nei giorni scorsi, si era recata al consultorio della Asl per una visita ginecologica, tra l'altro programmata. La giovane, adirata, è scoppiata a piangere ed ha chiamato il 112. I carabinieri sono arrivati immediatamente ed hanno ascoltato le versioni della donna in gravidanza e della dottoressa.

La giovane mamma abruzzese ha dichiarato di voler sporgere denuncia perché reputa intollerabile quello che le è accaduto. La donna si era recata al consultorio insieme alla cugina. Una volta seduta davanti alla ginecologa, si sarebbe sentita dire: "Sei troppo grassa, non vedi che pancia hai? Come faccio a visitarti".

Chieti: un trattamento 'terribile'

La ginecologa dell'Asl avrebbe detto alla ragazza di Chieti che non sarebbe mai riuscita a vedere l'utero a causa del suo grasso. Parole che hanno mortificato la paziente, parole forti che hanno indotto la giovane a chiamare i carabinieri. La dottoressa, secondo l'abruzzese, si era innervosita.

Di fronte a quei termini 'coloriti' la giovane mamma non avrebbe avuto né il modo né la forza di opporsi e, quindi, esprimere la sua versione. Alla fine è stata richiesta un'impegnativa per eseguire l'ecografia da un privato. La ginecologa protagonista di questa curiosa vicenda è un medico specialista ambulatoriale convenzionato. La ventisettenne non si sarebbe mai aspettata una reazione del genere da parte di un dottore. La donna ha definito "terribile" il trattamento ricevuto.

La questione potrebbe finire in tribunale

A ferire la giovane madre di Chieti sarebbero state sia le parole che il tono arrogante della ginecologa. La teatina ha immediatamente segnalato la vicenda alla responsabile del consultorio che ha avviato indagini per fare chiarezza sull'episodio.

Tutto lo staff si sarebbe mostrato molto disponibile. Nessuno ha lasciato sola la donna abruzzese. Quest'ultima ha affermato che, a differenza dalla dottoressa, tutto il personale è stato molto cordiale. Il consultorio ha fatto sapere di essere rammaricato per l'accaduto e si è messo a disposizione della ragazza che, nelle prossime ore, sarà visitata nella medesima struttura sanitaria da un'altra ginecologa. Il consultorio ha fatto il possibile per sostenere psicologicamente la ragazza e consentirle di sottoporsi quanto prima a un nuovo controllo. Non è escluso che la vicenda possa finire in giudizio visto che la paziente teatina ha intenzione di sporgere una denuncia.