Una donna subiva violenze da tempo ed aveva persino perso un figlio per le percosse ricevute. In un'altra occasione era stata malmenata perché, sopraffatta dalla calura, aveva manifestato l'intenzione di togliersi il velo. E' accaduto a Milano ad una ragazza di 26enne, originaria del Bangladesh, arrivata nel nostro Paese due anni fa. Da tempo era oggetto di pestaggi ed umiliazioni da parte di suo marito.

L'aborto che ha subito tempo fa è stato causato dai calci che il marito le ha dato al ventre: l'uomo non ha mai smesso di picchiarla finché, alcuni giorni fa, non ha infierito sulla moglie per il solo fatto che la donna avrebbe dovuto farsi visitare da un medico per un controllo del seno.

Picchiata nel cortile di casa

L'uomo si è rivoltato contro di lei picchiandola nel cortile di casa, situata in zona di via Maciachini a Milano, perché contrario alla visita senologica in programma. Per lui era inconcepibile che un uomo, seppur un medico, toccasse il seno alla consorte. La ragazza però ha deciso finalmente di non subire altre angherie e lo ha denunciato ai carabinieri.

Dopo la denuncia ha raccontato una lunga storia di soprusi e violenze taciute che durava da anni: l'uomo la picchiava anche per i più futili motivi e anche per pretesti senza fondamento. Il marito lavora come lavapiatti in un ristorante e spesso tornava a tarda notte con la pretesa che la consorte rimanesse sveglia per cucinargli. I famigliari della donna avevano anche fatto un prestito di 5mila euro all'uomo per permettergli di aprire un'attività, ma l'uomo l'aveva ceduta per 13mila euro e non aveva restituito il denaro. Anzi, aveva picchiato la moglie alla richiesta di spiegazioni. Ora l'uomo è in stato di arresto con l'accusa di maltrattamenti famigliari e dovrà rispondere anche dell'aborto procurato alla moglie

Islam e violenza sulle donne

Non sono solo gli islamici a pepetrare violenze sulle donne, ma le donne islamiche spesso non denunciano, perchè più sottomesse o impossibilitate dalle loro tradizioni a condurre una vita normale al di fuori della famiglia.

Per molti mariti provenienti da Paesi islamici, la sottomissione della moglie e il fatto di usarle violenza, rientrano nella normalità. Purtroppo le donne che denunciano sono ancora molto poche e molte di loro insabbiano gli episodi di violenza subiti per paura o per ignoranza. Le ultime notizie di cronaca parlano di padri padroni che uccidono le proprie figlie, colpevoli solo di non voler seguire le tradizioni, e di mariti violenti che segregano le mogli se solo si permettono di desiderare di togliere il velo per motivi di praticità.