Manuela Bailo è stata uccisa. L'ex amante della donna, sul quale c'erano già dei sospetti da parte degli inquirenti, ha confessato l'omicidio al rientro dalle vacanze con la famiglia. L'uomo, Fabrizio Pasini, è un collega di Manuela alla Uil di Brescia. I due avevano avuto una relazione tempo fa, ma l'uomo, sposato, aveva detto agli inquirenti che la stessa sarebbe finita da tempo.
L'ex amante confessa: 'Ho ucciso io Manuela'
Fabrizio Pasini, 48 anni, sindacalista della Uil, ha raccontato agli inquirenti la sua verità. Avrebbe dunque ucciso Manuela Bailo. Il corpo della 35enne bresciana è stato trovato ad Azzanello, in provincia di Cremona ed è stato lo stesso Pasini a portare gli inquirenti nella zona, nel giardino di una cascina vicina al fiume Oglio dove aveva sepolto la vittima. Anche l'auto di Manuela, secondo le prime informazioni che filtrano dalla Procura di Brescia che era stata inquadrata dalle telecamere dopo la scomparsa (un'Opel Corsa) è stata ritrovata nel bresciano e sarebbe stato ancora Pasini ad indicare agli investigatori il luogo dove era stata parcheggiata, lasciata sul posto dove i due si erano incontrati a Brescia.
Nei precedenti interrogatori, l'uomo si era mostrato sicuro di sè ed aveva negato ogni addebito, come raccontato in un'intervista rilasciata al 'Giornale di Brescia'. Cosa abbia spinto Pasini a uccidere la giovane collega non è ancora emerso. 'Io sono tranquillo, so di non aver fatto nulla e di non avere nulla a che fare con questa vicenda, ma allo stesso tempo sono preoccupato per lei' aveva detto il sindacalista in nell'intervista.
Un giallo durato meno di un mese
Che la vicenda di Manuela Bailo potesse avere questo epilogo drammatico, ormai, l'aveva intuito anche la famiglia. Le speranze che questa giovane donna così tranquilla si fosse allontanata da sola senza avvisare nessuno era un'ipotesi pressochè remota.
Il fatto che dal cellulare della ragazza fossero partiti sms 'strani' dopo la scomparsa aveva fatto subito pensare al peggio. La famiglia, tramite la sorella Arianna, aveva lanciato numerosi appelli dopo la scomparsa da quel maledetto 29 luglio, ma la donna sembrava essersi dissolta nel nulla, a parte qualche sporadica segnalazione.
La svolta è arrivata nelle scorse ore con la confessione del collega Fabrizio Pasini. Durante l'interrogatorio, gli inquirenti avevano notato che l'uomo aveva un forte dolore al fianco. Un segno della colluttazione? 'Mi sono fatto male cadendo' aveva spiegato Pasini agli inquirenti.