I responsabili del Parco Natura Viva di Bussolengo, nel Veronese, sono ancora sconvolti. Un fatto mai accaduto in 50 anni d vita della struttura: nel primo pomeriggio di domenica 23 settembre una vettura di visitatori ha travolto e ucciso una pecora rara, per la precisione una pecora del Camerun, e poi si è letteralmente data alla fuga. Un episodio drammatico, che riaccende le polemiche sulle violenze gratuite nei confronti degli animali: è di pochi mesi fa la notizia di una marmotta uccisa da un poliziotto, per esempio. E se in Inghilterra è capitato che un gruppo di leoni abbia attaccato le vetture dei visitatori, qui è accaduto l'esatto contrario.
La vettura investe la pecora e scappa
A raccontare il drammatico episodio sono gli stessi responsabili del Parco, che in quasi mezzo secolo ha ospitato tra i suoi sentieri percorribili in auto migliaia di visitatori, con una media di 400mila all'anno.
Il fatto è avvenuto nelle prime ore del pomeriggio di domenica: un veicolo entra nella zona della pianura africana e raggiunge le giraffe. A questo punto il primo richiamo da parte del personale del Parco, che nota dai finestrini abbassati un bimbo che offre cibo agli animali. Azione proibita dal regolamento. Il richiamo non sembra però sortire alcun effetto. Superate le giraffe, l'auto raggiunge le pecore del Camerun, riunite nella zona dove sono solite sfamarsi.
E qui - continua il racconto - si ripete la scena precedente, con il finestrino che si abbassa per offrire cibo alle pecore. Subito dopo il veicolo riparte, senza accorgersi dell'esemplare che si trova proprio davanti alla parte anteriore della vettura. E' un attimo: l'auto accelera, e travolge la povera pecora. Nonostante questo, il veicolo non si ferma e raggiunge l'uscita, facendo perdere le proprie tracce.
Inutili, purtroppo, i soccorsi
Lo staff del Parco e il medico veterinario intervenuti immediatamente non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’animale. Una cosa mai accaduta nella decennale storia della struttura, come detto, che però non è sfuggita allo sguardo atterrito degli altri visitatori e soprattutto all'occhio attento delle telecamere di sorveglianza, che hanno registrato modello e targa dell'auto investitrice.
Il Parco Natura Viva ha deciso di procedere legalmente nelle sedi opportune, assicurano i responsabili della struttura. Quello che rimane, però, è un esempio lancinante di maleducazione e prepotenza.