La procura di Torino guidata dal procuratore Armando Spataro ha aperto un’altra inchiesta, la terza, sui fatti accaduti al confine italo-francese, fra i territori dei Comuni di Claviere e Cesana Torinese. Stavolta, a finire nel mirino dei magistrati italiani sarebbero alcuni militari francesi, le cui identità al momento sono ancora ignote agli inquirenti, colpevoli secondo alcuni testimoni di aver sconfinato in Italia bloccando e identificando due cittadini tricolori sotto la minaccia implicita dell’uso delle armi.

Per questo i pm torinesi contestano le ipotesi di reato di porto illegale di arma da guerra e minacce aggravate, appunto, dall’uso delle suddette armi. Nei giorni scorsi la procura sabauda aveva aperto altre due inchieste allo scopo di far emergere le responsabilità dello ‘scarico’ illegale di alcuni cittadini extracomunitari in territorio italiano da parte dei gendarmi transalpini, traditi da alcune telecamere che hanno immortalato i fatti.

Militari francesi sospettati di aver fatto i ‘poliziotti’ in Italia

Dunque, la procura di Torino ha aperto un nuovo fascicolo sugli sconfinamenti francesi in Italia.

Stavolta l’inchiesta riguarda quanto accaduto a Gimont, territorio facente parte del Comune di Cesana Torinese. Qui, secondo il racconto fatto alle nostre forze dell’ordine da due testimoni, due uomini residenti a Claviere, alcuni gendarmi li avrebbero bloccati chiedendo loro i documenti, intimandogli di cambiare strada e minacciandoli di non raccontare a nessuno quanto avevano visto. Il gruppo di ‘armati’ autori del posto di blocco non autorizzato e, soprattutto, illegale, visto che i francesi erano ben consapevoli di trovarsi in uno Stato estero, avrebbero indossato tute mimetiche e sarebbero saltati fuori dai boschi in cui si nascondevano.

Secondo Spataro si tratta di uomini della gendarmeria francese

Fatti talmente gravi, anche se ancora non appurati ufficialmente, che hanno letteralmente costretto la procura torinese ad aprire una terza inchiesta, dopo quelle già avviate sulle ‘extraordinary renditions’ di migranti avvenute Claviere. I reati contestati ai misteriosi uomini in mimetica sono gravissimi: porto illegale di arma da guerra in territorio italiano e minaccia aggravata dall’uso di queste armi contro cittadini italiani. A confermare gli ovvi sospetti sui francesi è lo stesso procuratore capo. “Al momento abbiamo elementi - ha dichiarato Armando Spataro durante una conferenza stampa questa mattina - che ci permettono di poter dire che si tratti di corpi speciali della gendarmeria francese. Emetteremo un ordine di investigazione europeo”.