Desirèe Mariottini, sedicenne di Cisterna di Latina, la scorsa settimana è stata trovata senza vita in uno stabile abbandonato di San Lorenzo, a Roma. A quanto ricostruito dalle indagini condotte dalla squadra mobile di Roma e dal commissariato San Lorenzo, Desirèe avrebbe fatto uso di sostanze stupefacenti già nel pomeriggio del 18 ottobre e avrebbe perso coscienza per poi morire nella notte del 19 ottobre. Ed è proprio in quel lasso di tempo che si sarebbero consumati gli abusi.
Primi fermi per omicidio
L'edificio dove la ragazza è stata drogata, violentata e uccisa è una centrale dello spaccio con infiltrazioni della camorra che gestisce pusher africani.
Nella notte del 25 ottobre ci sono stati due arresti a seguito delle indagini; si tratta di due senegalesi sprovvisti di documentazione Mamadou Gara, di 27 anni, e Brian Minteh, di 43, interrogati dalla Squadra mobile della questura di Roma e dalla quale sono emerse verità oggettive. Un ulteriore arresto si è verificato questa mattina; un terzo uomo sospettato dell'omicidio di Desirèe Mariottini è al momento sotto interrogatorio. Intanto, il dottor Dino Mario Tancredi, ha rivelato che il decesso è avvenuto per soffocamento, per causa asfittica, per cui non è legato a un'overdose. Verranno, tuttavia, effettuati ulteriori esami per confermare l'ipotesi.
Sono diverse le testimonianze. Una ragazza racconta che Desirèe consumasse eroina e crack; alcuni affermano che la ragazzina in quello stabile ci sia già stata.
Gli abitanti di Cisterna di Latina raccontano come si fosse trasformata in una ragazza ribelle, da ragazza timida e introversa quale era. Il cambiamento viene associato al probabile rapporto conflittuale con la sua famiglia o a causa di un disagio che l'aveva accompagnata fin dai primi passi.
Matteo Salvini: 'Tornerò con la ruspa'
Il ministro dell'interno, Matteo Salvini, mercoledì 24 ottobre, si è presentato davanti lo stabile il cui ingresso è stato sbarrato da una cinquantina di militanti di sinistra. In mattinata ha parlato di sgomberi di immobili occupati e giustizia, promettendo di ritornare con la ruspa.
Salvini nel pomeriggio è poi tornato in via dei Lucani a San Lorenzo, senza ruspa ma con una rosa bianca deposta all'ingresso del complesso.
Alla riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, svoltosi in prefettura a Roma dopo l'omicidio della ragazzina di 16 anni, hanno partecipato la sindaca di Roma Virginia Raggi, il procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone e il ministro dell'Interno Matteo Salvini. A seguito della riunione, per i prossimi mesi, a Roma e provincia, saranno previsti 154 poliziotti in più e l'arrivo di 100 unità entro novembre.