Il 18enne ucciso barbaramente nella zona di Ghilarza, provincia di Oristano, si chiama Manuel Careddu ed il suo cadavere è stato ritrovato in condizioni orribili. Non ci sono ancora dichiarazioni ufficiali da parte degli inquirenti, ma ad ucciderlo sarebbero stati i cinque ragazzi che sono in carcere dall'11 settembre, quando le indagini hanno portato a scoprire l'omicidio ed alla loro cattura. Mancava solo il corpo, finora le forze dell'ordine non erano riuscite a trovarlo. Ora l'accusa si è aggravata: omicidio premeditato ed occultamento di cadavere.

Il corpo del ragazzo è stato ritrovato smembrato e il cranio, anteriormente, presenta una spaccatura dovuta ad un duro colpo, probabilmente una badilata. È stato rinvenuto grazie all'aiuto dei cani poliziotto che erano stati sguinzagliati questa mattina alle prime luci dell'alba, mentre da ieri notte erano arrivate indicazioni sul luogo dell'occultamento. I cani hanno segnalato il posto preciso e gli scavi hanno portato alla luce il macabro ritrovamento.

Smembrato e sepolto

Il cadavere di Manuel si trovava a 20 centimetri dalla superficie, in un terreno compreso tra i paesi di Ghilarza, Aidomaggiore e Abbasanta, in località Costaleri, a pochi chilometri dal cimitero di Ghilarza. In quest'area il terreno è roccioso ma ben noto ad uno dei presunti assassini, Cristian Fodde, che ci aveva lavorato perchè l'appezzamento è in uso al padre e perchè nei paraggi, in località Padru, ci sono terreni di proprietà della sua famiglia.

Il terreno è attraversato da un sentiero adiacente alla strada di collegamento tra Ghilarza ed un altro paese, Domusnovas Canales.

Manuel non sarebbe stato ucciso sul luogo del ritrovamento

Manuel Careddu, originario di Macomer, era scomparso più di un mese fa. Probabilmente non è stato assassinato sul luogo del ritrovamento ma, forse, nei pressi del lago Omodeo e sarebbe stato trasportato nel terreno di Costaleri per essere occultato.

Sono stati i Vigili del fuoco ad estrarre il cadavere dalla "fossa", muniti di mascherine ed attrezzatura idonea, coadiuvati dai Ris che ora stanno presidiando il luogo nonostante il cadavere sia stato rimosso, per cercare tracce utili all'indagine. La vicenda che si trascina da giorni è stata "battezzata" il "delitto del lago".

Circolano delle voci sull'intenzione dei presunti killer di uccidere anche la madre di Manuel: l'atto degli assassini ha seguito un piano criminale prestabilito, ora noto grazie alle intercettazioni, nelle quali si parlava di uccidere la donna, che li aveva denunciati.