A Milano è psicosi "aria irrespirabile". Il grave incendio divampato nella serata di domenica 14 ottobre in via Chiasserini, nel quartiere Bovisasca (periferia nord della città), è sotto controllo, ma sta facendo sentire ancora i suoi effetti. Ora, l'odore acre, misto a veri e propri miasmi, sprigionato dal deposito di rifiuti IpB Italia, si sente anche in pieno centro: il leggero vento, infatti, ha lentamente spinto la colonna di fumo in ogni angolo del capoluogo lombardo, raggiungendo anche la zona del Duomo e della Stazione Centrale. I residenti, preoccupati per la situazione, stanno vivendo ore di panico e stanno provando a correre ai ripari indossando mascherine o, in alternativa, coprendosi bocca e naso con una sciarpa.

Il sindaco di Milano, Beppe Sala, dati Arpa alla mano, ha rassicurato i cittadini: "Non ci sono rischi per la salute".

Colpa del meteo

Sarebbe il meteo il principale responsabile dell'aria davvero irrespirabile che ha invaso Milano in seguito al rogo scoppiato domenica sera in una ditta destinata allo stoccaggio rifiuti (che si è scoperto operava in maniera abusiva). Secondo quanto riferito dall'Arpa, a causa della scarsa circolazione atmosferica, l'odore di bruciato, si è andato diffondendo, in maniera graduale, in tutta la città. Il vento, hanno sottolineato gli esperti, soffia in maniera molto debole (e in direzione variabile) ed i miasmi, stamani, hanno raggiunto il quartiere Città Studi e le zone limitrofe; ieri, invece, la situazione più pesante si era registrata nei quartieri occidentali di Milano (fino al Giambellino).

Le cose, però, potrebbero rimanere così anche nei prossimi giorni: le capacità dispersive dell'atmosfera, infatti, risultano piuttosto limitate e i milanesi dovranno fare i conti con tutti i disagi legati ad una condizione di "ristagno della massa d'aria al suolo":

L'incendio, sebbene sia stato dichiarato sotto controllo, è ancora in corso: gli uomini dei Vigili del Fuoco si stanno organizzando per lo "smassamento", in quanto il tetto del deposito è pericolante.

Le raccomandazioni

L'Arpa, da domenica, sta procedendo al monitoraggio dell'aria sia nel quartiere Bovisasca sia nel resto della città e sta provvedendo a misurare la concentrazione di sostanze. Più volte, in questi giorni, è stato ribadito che non ci sarebbero rischi per la salute, ma per strada, ed anche sui social, è già psicosi: la gente ha paura e, da ieri, sono centinaia le segnalazioni; nelle farmacie, invece, si è registrato un vero e proprio boom di vendite di mascherine.

Il Comune, comunque, ha ribadito le raccomandazioni del caso per i residenti del Municipio 9 di Milano: "Evitate di aprire le finestre, cercate di rimanere all'aperto il meno possibile ed non consumate frutta e verdura raccolte nell'area".

L'assessore all'Ambiente Marco Granelli ha dichiarato che Magistratura e Forze di Polizia hanno già avviato le indagini. Poi, ha commentato: "Non siamo la terra dei fuochi. Ma questo non è sufficiente. E' necessario essere più rigidi i con gli impianti di stoccaggio e di smaltimento,perché con i rifiuti non si può scherzare".