Fabrizio Corona, noto come ex Re dei paparazzi, ha lamentato un'aggressione nel Bosco di Rogoredo lunedì scorso. Corona si trovava in quel posto per registrare un reportage sullo spaccio di droga nella zona di Milano nota per essere uno smercio continuo di sostanze stupefacenti.
Fabrizio Corona è stato aggredito da alcuni pusher
Corona ha postato una foto sul suo profilo Instagram all'interno di un'ambulanza, accanto a lui c'è un operatore sanitario che gli sta misurando la pressione (da notare che Fabrizio ha ancora indosso il giaccone, dunque è praticamente impossibile riuscire a misurarla).
L'ex re dei paparazzi ha raccontato ai suoi followers di essersi recato in quel posto, che ricordiamo essere la "patria dello spaccio" milanese dove anche la polizia ha difficoltà ad accedervi. Corona sostiene che le uniche inchieste realizzate su questa zone sono state girate di giorno, da giornalisti accompagnati da forze dell'ordine e con la zona circondata. Lui invece è voluto entrarci di notte, in compagnia solo dell'operatore video e di un fonico, per raccontare il "parallelismo" della sua tossicodipendenza con quella che colpisce l'Italia e la povera gente che vede "una polizia disinteressata e uno stato inerme".
Da quanto raccontato da Corona questo reportage doveva servire a raccontare in maniera oggettiva, "come ho sempre fatto" dice lui, la realtà.
La sua intrusione però, visti i risultati, non deve essere stata accolta di buon grado dagli spacciatori. Il post di Corona su Instagram si conclude con il ringraziamento a Dio per aver protetto suo figlio, Carlos Maria. Fabrizio si trovava lì insieme alla troupe di una ditta che fornisce materiale a "Non è l'Arena", il programma di Giletti in onda la domenica su La7.
Secondo quanto affermato dall'ex re dei paparazzi circa una ventina di pusher lo avrebbero circondato e poi aggredito con calci e pugni.
Stories su Instagram
Poco prima, sempre su Instragram, Corona aveva postato una serie di stories in cui intervistava alcuni tossicodipendenti. "Il vero mondo della tossicodipendenza è quello che non è stato raccontato mai, dove ragazzini di 13 e 14 anni rovinano la propria vita.
Sto provando a non ricadere negli errori del passato, è un impegno" dichiara Fabrizio, poi parte l'intervista video a uno spacciatore con il viaggio in auto al buio della notte. Infine arriva il pestaggio, "potevano ammazzarmi" esclama Corona.